Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

#primotempo, Mussner/3: piano per una mobilità alpina sostenibile

Nuovi collegamenti, più bus e treno, legge e piano provinciali, 352 progetti infrastruttuali: l'assessore Florian Mussner ha illustrato il futuro della mobilità

Mussner: "Entro il 2030 Alto Adige regione modello nella mobilità alpina sostenibile (Foto USP/san)

Ridurre il traffico, rendere le strade più sicure, liberare i centro abitati dai transiti, trasferire il più possibile la circolazione su bus, treno e mezzi alternativi, migliorare qualitativamente i mezzi del trasporto pubblico: su questa strada la Provincia proseguirà anche nella seconda metà della legislatura, "per sviluppare entro il 2030 un modello di mobilità alpina sostenibile", ha detto oggi l’assessore Florian Mussner a #primotempo, incontro con i media di metà legislatura e anticipazione dei prossimi passi. Non a caso ha scelto per il colloquio la rimessa del trenino del Renon, a Soprabolzano. 

Nuova legge e nuovo piano della mobilità

Con l’accorpamento della Ripartizione provinciale Infrastrutture nel Dipartimento dell’assessore Mussner è ora possibile perfezionare la rete con le Ripartizioni Servizio strade e Mobilità, per lavorare a una strategia di mobilità sostenibile in tutte le sue forme e per ottimizzare anche le risorse finanziarie. “Il concetto di mobilità dei prossimi anni dovrà combinarsi con la qualità della vita”, ha sintetizzato Mussner. Come deliberato dalla Giunta provinciale, entro il 2030 l’Alto Adige punta a diventare una regione modello per una mobilità alpina sostenibile. Le basi sono state gettate con la nuova legge provinciale sulla mobilità approvata nel 2015, da cui sarà ora sviluppato il Piano provinciale della mobilità, che l’assessore Mussner intende sottoporre alla Giunta in una prima bozza entro l’autunno. La legge provinciale racchiude tutte le norme in materia, è conforme alle direttive UE, punta a risparmi ma confermando gli elevati standard di qualità, favorisce la filiera corta regionale. Il Piano provinciale sarà invece lo strumento di programmazione della rete infrastrutturale e dei servizi di trasporto persone (bacini di utenza, frequenze delle corse, cadenzamenti, bandi di gara, criteri di qualità, fabbisogno finanziario, ecc.) per i prossimi 10 anni. 

352 progetti di infrastrutture

La sicurezza nella circolazione resta la massima priorità: le 3 Ripartizioni lavorano per creare i presupposti tecnici per strade sicure e pulite, nuove infrastrutture dove necessario e anche sensibilizzazione dei cittadini. La Provincia è competente della manutenzione di 2826 km di strade, con 1662 ponti e 206 tunnel. Nel programma triennale 2016-2018 delle infrastrutture sono previsti complessivamente 352 progetti, tra cui interventi per stabilizzare ponti (42 progetti), migliorare l’illuminazione nelle gallerie (60), predisporre barriere paramassi (60). Tutti i lavori vengono realizzati seguendo una lista di priorità. In programma nel 2016 anche 20 nuovi bandi di gara, nell’assegnazione dell’appalto si guarda, nei limiti consentiti dalla legislazione, alle imprese locali. La Provincia interverrà per incrementare la qualità della vita anche con la realizzazioni di circonvallazioni (Monte Benedetto a Merano, allacciamento centrale a Bressanone-Varna, Bronzolo, accesso alla val Badia, Castelbello, Chienes e Perca). Proseguiranno le azioni di sensibilizzazione verso una maggiore sicurezza nella circolazione stradale come visite di scolaresche al Safety Park di Vadena, le campagne “SOS Zebra” e “No Credit”, che finora hanno registrato un significativo successo. 

Più treno, accordo con RFI 

In tema di trasporto pubblico locale di persone la situazione è molto buona: è aumentato il numero degli utenti, oltre la metà degli altoatesini ha un Alto Adige Pass e sono stati avviati i passi per la futura elettrificazione della ferrovia della val Venosta. L’accordo quadro siglato nel 2015 con Rete ferroviaria Italiana (ente gestore dell’infrastruttura ferroviaria) apre le porte a ulteriori interventi migliorativi e di ampliamento della rete locale, vale a dire attraverso la realizzazione della variante della val di Riga, il potenziamento della linea per Merano e dello snodo Ponte Adige-Terlano, la possibilità di incrementare l’offerta di corse tra i centri urbani. In aggiunta ai 16 treni Flirt in servizio oggi in Alto Adige arriveranno altri 7 convogli dello stesso tipo, attualmente in produzione. Si vuole incentivare anche la mobilità nel tempo libero attraverso bus e treno fino alle località di vacanza e alle aree sciistiche (l’esempio sono gli Skiexpress). I Centri mobilità si svilupperanno come punti strutturati e moderni del traffico, in cui confluiscono i vari mezzi pubblici: a Brunico, Bressanone, Merano. In futuro anche a San Candido, Ponte Adige, Collalbo e Bolzano.  

Collegamenti transfrontalieri

Alcuni passi importanti sono già stati compiuti anche nella mobilità transfrontaliera per favorire lo scambio con le Regioni vicine e come segnale di Euregio concretamente praticata: i treni diretti Bolzano-Innsbruck e Fortezza-San Candido-Sillian/Lienz, gli autobus transfrontalieri per il Cadore, Passo Rombo, la Svizzera. Sono in corso le trattative per i collegamenti diretti ogni ora Bolzano-Innsbruck. L’assessore Mussner sta portando avanti anche il discorso del collegamento ferroviario Venezia-Cortina-Pusteria, di quello Malles-Grigioni/Landeck e del collegamento fra Venosta e Lombardia. Riguardo al trasporto merci, è in fase di attuazione un pacchetto di misure per il trasferimento dalla strada alla rotaia (sostegno all’intermodalità, incentivi per la RoLA, tunnel del Brennero, collaborazione con Tirolo e Trentino nel GECT Euregio e nella strategia EUSALP della macroregione alpina).

Entro il 2030, come detto, l’Alto Adige vuole svilupparsi come una regione modello per la mobilità alpina sostenibile e l’assessore Mussner allo scopo insiste sulla messa in rete della mobilità e su una pianificazione complessiva, sull’incentivazione della mobilità elettrica (entro il 2020 si punta ad almeno 1000 auto elettriche circolanti in Alto Adige, con almeno 30 stazioni di ricarica entro il 2018) e dell’uso della bicicletta, sugli impianti a fune, sul carsharing. Nelle intenzioni dell’assessore sarà sostenuto anche l’uso combinato di mezzi di trasporto. Infine da qualche mese è operativo il gruppo di lavoro sulla Green Mobility, incaricato di sviluppare strategie e misure per una mobilità “verde” e sostenibile, verificare la loro attuazione e fungere da consulente per le amministrazioni pubbliche. Nel Dipartimento provinciale istruzione ladina, beni culturali e musei, servizio strade, infrastrutture e mobilità lavorano 1390 persone al raggiungimento di questi obiettivi di servizio pubblico. A loro è andato il ringraziamento conclusivo dell’assessore Mussner.

Immagini incontro - https://we.tl/56hScHxYz9

Intervista Mussner mobilità - https://we.tl/4AaXPIA9iR

Intervista Mussner ladini - https://we.tl/y0h6sC84Mn

Intervista Mussner beni culturali - https://we.tl/8kcZRgiC2v

Intervista Mussner musei - https://we.tl/c2OcGFNE1B

File audio MP3 - https://we.tl/1RBM0sbG59

 

pf

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Traguardi raggiunti e futuro in tema di mobilità, cultura ladina, beni culturali e musei

L'Assessore Florian Mussner elenca le priorità in tema di mobilità


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