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Inaugurata al Museo di Scienze la mostra temporanea "DinoMiti"

Inaugurata oggi al Museo di Scienze la mostra temporanea “DinoMiti” ricca di reperti sui dinosauri che popolavano l’area dolomitica.

Un'immagine della mostra titolo “DinoMiti – rettili fossili e dinosauri nelle Dolomiti"

Fino a trent’anni fa nessun paleontologo avrebbe mai pensato di poter trovare tracce dei dinosauri nell’area dolomitica  ritenuta un ambiente inadatto ad ospitare i grandi rettili.

Oggi invece è risaputo che un’enorme varietà di rettili terrestri, volanti e marini popolarono, per milioni di anni, l’area dolomitica e i mari circostanti. Nelle rocce che costituiscono l'ossatura delle Dolomiti sono state scoperte le più antiche orme di anfibi delle Alpi, le più lunghe camminate di dinosauri di tutta Europa e i più antichi rettili volanti del mondo.

Questi ritrovamenti, assieme a numerosi resti di piante fossili, molluschi, coralli e altri spettacolari organismi marini riescono a fornirci risposte dettagliate sulle condizioni di vita dei dinosauri nell’area dolomitica e su come si è evoluto il clima negli ultimi 300 milioni di anni.

E sono proprio i fossili (impronte e resti scheletrici) del territorio delle Dolomiti UNESCO e in particolare i più importanti rinvenimenti fossili degli ultimi decenni i protagonisti della nuova mostra temporanea al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, inaugurata oggi alla presenza di Karin Dalla Torre, direttrice della Ripartizione provinciale Musei e dell’Azienda “Musei provinciali”, Vito Zingerle, direttore del museo, Michele Lanzinger, direttore del Museo delle Scienze di Trento, Roland Psenner, presidente del comitato scientifico del museo e dei curatori Evelyn Kustatscher e Massimo Bernardi.

La mostra dal titolo “DinoMiti – rettili fossili e dinosauri nelle Dolomiti” riunisce, per la prima, volta la maggior parte dei fossili più significativi delle Dolomiti. Si rivolge ad appassionati della materia e specialisti, ma anche a gente comune, famiglie e scolaresche.

Chi visiterà la nuova mostra del Museo di Scienze naturali vedrà reperti di eccezionale importanza sia per bellezza sia per significato scientifico e rarità accompagnati da informazioni in tre lingue (italiano, tedesco e inglese) riguardanti la storia dell’evoluzione dei rettili partendo dalle prime tracce dei rettili nelle Dolomiti durante il Carbonifero-Permiano 300 milioni di anni fa fino alla scomparsa dei dinosauri alla fine del Cretacico 65 milioni di anni fa.

La mostra, articolata in sezioni corrispondenti ai nove sistemi geografici che compongono il bene riconosciuto dall’UNESCO (Pelmo-Croda da Lago, Marmolada, Pale di San Martino-San Lucano-Dolomiti Bellunesi-Vette Feltrine, Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, Dolomiti settentrionali, Puez-Odle, Sciliar-Catinaccio-Latemar, Bletterbach e Dolomiti di Brenta) comprende circa quaranta resti scheletrici, orme e piante fossili cui si aggiungono ricostruzioni a dimensioni reali.

Per ridurre al massimo l’impegno finanziario legato a copertura assicurativa dei materiali da parte degli enti che ospitano la mostra, la maggior parte dei reperti è costituita da repliche di elevatissima qualità.

La mostra si potrà visitare fino al 25 settembre 2016 tutti i giorni, tranne il lunedì, in orario 10-18. Il costo del biglietto corrisponde al costo del biglietto d’ingresso al museo.

DinoMiti è promossa da Fondazione Dolomiti UNESCO e Rete del Patrimonio Geologico (Provincia autonoma di Trento) ed è stata realizzata dal MUSE Museo delle Scienze Trento con il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Bolzano in collaborazione con il Museo Friulano di Storia naturale, Udine, Musei delle regole d’Ampezzo, Cortina d’Ampezzo (BL), Museo V. Cazzetta, Selva di Cadore (BL),il Museum de Gherdëina, Ortisei (BZ) e il Museo geologico delle Dolomiti, Predazzo (TN).

 

FG

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