News 2015
Con la Fondazione Golser nella ricerca contro il Parkinson
Dal presidente Arno Kompatscher sostegno agli sforzi della Fondazione intitolata al vescovo Karl Golser nella promozione della ricerca contro il Parkinson.
In un incontro a Palazzo Widmann il nuovo opuscolo sulla "Fondazione Vescovo Mons. Karl Golser" è stato presentato al presidente della Provincia Arno Kompatscher – membro patrocinatore della Fondazione – dal professor Gregor Wenning, presidente della Fondazione e dalla componente del Consiglio di Fondazione Inga Hosp. L’opuscolo bilingue descrive le finalità dell'ente e le modalità di sostegno. La Fondazione è stata costituita nel 2015 per fornire informazioni mediche ai pazienti che soffrono di forme parkinsoniane atipiche, come il vescovo emerito Karl Golser, e ai loro congiunti. Ulteriore scopo è quello di promuovere la ricerca scientifica sulle varie forme della malattia degenerativa e sulle relative terapie.
Da vent’anni è operativo all’Università di Innsbruck un centro di neurobiologia, attualmente guidato dal professor Wenning, che fa ricerca sulle forme tipiche del Parkinson. La Fondazione Golser vuole invece intervenire per incrementare la ricerca sul fronte delle quattro forme atipiche, trascurate dai "normali" circuiti di ricerca legati alle case farmaceutiche, e a questo scopo vorrebbe istituire una fellowship, ovvero una borsa di studio che permetta ogni anno l’avvio di un dottorato di ricerca.
Il presidente Kompatscher ha assicurato che la Giunta provinciale approfondirà la richiesta della Fondazione Golser per favorire l’istituzione di queste borse di studio. "La ricerca sulle malattie atipiche è uno sforzo da incoraggiare e la nostra attenzione per i malati di Parkinson è anche un segno del legame che abbiamo verso il vescovo Golser, una personalità di intellettuale brillante", ha detto Kompatscher. Il Presidente ha infine ringraziato i membri della Fondazione per il loro impegno, "che è una testimonianza concreta di solidarietà." In Alto Adige i malati di Parkinson sono circa duemila, 200 dei quali soffrono di forme atipiche.
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