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Aperto il tratto della MeBo tra Sinigo e Marlengo a 4 corsie

I lavori di sistemazione del tratto della MeBo compreso fra Sinigo e Marlengo sono terminati e il tratto a quattro corsie è aperto dal primo pomeriggio di oggi (venerdì 1 agosto), dopo il taglio del nastro a cura del presidente della Provincia Luis Durnwalder e dell'assessore ai Lavori pubblici Florian Mussner. Ora anche lo svincolo di Marlengo è più comodo per gli automobilisti che decidono di servirsi di questa uscita.

"Un progetto portato a termine senza particolari complicazioni - ha detto il presidente Durnwalder all'inaugurazione - grazie alla buona collaborazione congiunta di tutte le parti interessate: la Provincia e i suoi uffici, le imprese e le maestranze, i contadini proprietari dei terreni, i sindaci della zona e il comprensorio del Burgraviato." Durnwalder ha ricordato che i lavori sulla MeBo proseguono e che finora quanto promesso è stato mantenuto, dalle uscite provvisorie all'allargamento della sede stradale, dalle barriere antirumore ai primi svincoli. "Naturalmente questa non è ancora la circonvallazione di Merano - ha precisato Durnwalder - e i lavori non si fermeranno qui. Molto è stato fatto sulla MeBo ma si vuole andare avanti, a cominciare dalla prosecuzione in direzione della val Passiria."

Dal canto suo l'assessore provinciale Florian Mussner ha ripercorso le tappe dei lavori del tratto inaugurato, ricordando che è stato praticamente il suo primo impegno (nel gennaio 2002) nell'incarico di titolare dei lavori pubblici. Due gli aspetti sottolineati da Mussner: "La partecipazione di 12 imprese, tutte locali, alla realizzazione dell'opera e l'esecuzione esclusivamente a cura degli uffici della Provincia, se si eccettua la fase della progettazione iniziale." I lavori sono stati ultimati senza incidenti ma Mussner ha voluto ricordare un giovane pacherista morto a causa di un incidente di macchina mentre stava rientrando a casa al termine di una giornata di lavoro.

Tra i dati significativi dell'ampliamento del tratto Sinigo-Marlengo figura l'impiego di materiali riciclati: in collaborazione con l'Agenzia provinciale per l'ambiente è stato usato infatti più del 50% di materiale riciclato per lo strato di base e lo strato portante del fondo stradale. È la prima volta che questa procedura viene adottata, e con ottimi risultati, per lavori di simili dimensioni.

Dati tecnici:

L'intervento ha previsto l’allargamento del tratto costituito dalle due corsie di marcia della superstrada MeBo (km 22,8 – 25,3), portandolo a quattro corsie con le stesse caratteristiche dell’esistente Mebo. Il tracciato corre lungo l’argine destro del fiume Adige e risulta leggermente abbassato rispetto alla corona dell’argine; inoltre venne prescritta dal Magistrato delle Acque pubbliche (competenze successivamente prese in carico dall’Azienda provinciale per la sistemazione dei bacini montani) una stradina fra fiume e superstrada. I lavori sono stati assegnati all'impresa il 30 gennaio 2002. l'opera ha avuto un costo attorno ai 4,3 milioni €, cui si aggiungono 1,3 milioni per gli espropri.

Nel corso dell’elaborazione del progetto si è reso necessario provvedere anche alla sistemazione dell’entrata e dell’uscita esistente di Marlengo presso la zona dei campi da tennis. Per consentire ciò, si è intervenuti con lo spostamento delle esistenti 4 corsie di ca. 1,80 m verso il fiume Adige, ottenendo in questo modo le nuove rampe di entrata e di uscita sull’esistente rilevato, lasciando inalterate le strutture sportive esistenti; solo l’entrata ai campi da tennis è stata adattata alla nuova viabilità. Nella zona adiacente al campo di calcio è stata prolungata la barriera antirumore esistente. La tubazione irrigua dei contadini ai piedi del vecchio rilevato stradale è stata sostituita con una nuova; tra questa canalizzazione e il piede del nuovo rilevato, verrà eseguito in autunno 2003, da parte dell’Ufficio bacini montani un rinverdimento con arbusti a protezione delle colture adiacenti.

Il tracciato è stato scelto in maniera di ridurre il più possibile l’occupazione dei terreni agricoli, limitando in questo modo anche maggiori movimenti di terra. L’intero tracciato si trova in una zona completamente disabitata e non è, quindi, motivo di inquinamento acustico. Sopra il corpo stradale sono stati posati tre differenti strati d’asfalto ( 10 cm. strato portante, 6 cm. di binder e 3 cm. splittmastix).

pf


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