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Inaugurata Mostra temporanea “HEAVY METAL – Come il rame cambiò il mondo”

La mostra temporanea “HEAVY METAL – Come il rame cambiò il mondo” ospitata al Museo Archeologico provinciale fino al 14.01.2018 ripercorre la storia del rame parlando anche del padrone di casa, Ötzi, e della preziosa ascia di rame rinvenutagli accanto. L’esposizione è stata inaugurata oggi, 1.02.

Mostra temporanea “HEAVY METAL – Come il rame cambiò il mondo” ospitata al Museo Archeologico provinciale fino al 14.01.2018 (Foto: © MuseoArcheologicoAA/L. Guadagnini/T. Sorvillo)

Nell’ambito della mostra HEAVY METAL su un’area di 300 metri quadri sono esposti numerosi ritrovamenti archeologici dell’area alpina e reperti originali significativi delle regioni confinanti. La mostra, di cui è curatore Andreas Putzer, archeologo del museo, è pensata per un pubblico variegato, dai giovani agli adulti, grazie ai suoi elementi multimediali e ai chiari riferimenti all’attualità. Nell’ambito dell’esposizione, come ha spiegato la direttrice del museo, Angelika Fleckinger, si cerca di illustrare quali conseguenze la sua scoperta del rame comportò per gli uomini dell’età della pietra e quali usi se ne fanno al giorno d'oggi, ad esempio nella fabbricazione di smartphone e di cavi elettrici. Il rame è utilizzato dall’uomo da circa 12.000 anni, ma fu solo a partire dai 9.000 anni a.C. che il suo impiego si articolò: vennero forgiate perle, aghi e utensili, in particolare in Anatolia (l’attuale Turchia). I primi manufatti in rame europei (asce, cunei e lesine) risalgono a 7.500 anni fa e provengono dalla penisola balcanica. Rispetto ad altri materiali, il rame per la sua duttilità offriva il vantaggio di rifondere e forgiare nuovamente eventuali strumenti danneggiati. Per questo, gli oggetti in rame erano molto ricercati. Attraverso gli scambi, i primi oggetti finiti comparvero in Europa centrale circa 6.500 anni fa, mentre le conoscenze necessarie alla lavorazione del rame arrivarono solo alcuni secoli più tardi La mostra temporanea "HEAVY METAL" si allaccia all’esposizione permanente dedicata a Ötzi, l'uomo dei ghiacci vissuto nell'Età del Rame, la cui mummia fu rinvenuta in Val Senales, che portava una preziosa ascia di rame, e presenta l’Età del Rame quale un’epoca connotata da grandi cambiamenti globali. La novità tecnica rappresentata da questo metallo innescò una profonda evoluzione economico-sociale. Ancora oggi, 5.300 anni dopo Ötzi, il rame svolge un ruolo essenziale nella vita quotidiana dell’uomo. L’esposizione è stata inaugurata oggi, 1.02, dal direttore di Dipartimento Valentino Pagani assieme alla direttrice della Ripartizione Musei Karin Dalla Torre e numerosi ospiti. Pagani ha voluto porre in evidenza il ruolo svolto dal Museo Archeologico quale centro di documentazione della storia archeologica altoatesina, visitato da oltre 270mila persone all’anno. Da forte richiamo funge certamente la mummia rinvenuta il 19.09.1991 che da circa 25 anni continua ad essere oggetto delle ricerche scientifiche con sempre nuove scoperte.

L’inaugurazione è stata allietata dalle musiche proposte dalla band heavy metal “Black Star” di Trento.

Orario di apertura della mostra: fino al 14.01.2018, martedì – domenica: ore 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso: ore 17.30), chiuso il lunedì (eccetto festivi).

Sono in programma due visite guidate con i curatori della mostra temporanea, una in lingua tedesca, martedì 15.03.2016, ore 17.30 con Andreas Putzer, curatore della mostra temporanea e archeologo del museo, la seconda, in lingua italiana, giovedì, 21.04.2016, ore 17.30, con Günther Kaufmann, co-curatore della mostra e conservatore del museo. Per entrambe le visite: punto di ritrovo presso la biglietteria del museo; non è necessaria la prenotazione. La visita è inclusa nel costo del biglietto d’ingresso. Altri eventi collaterali alla mostra temporanea “HEAVY METAL – Come il rame cambiò il mondo” verranno pubblicati nel calendario delle manifestazioni del museo.

SA

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