Giornata dell’Autonomia 2014

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Corso sul lavoro museale: mediazione mediale e materiali didattici

La mediazione museale mediale e i materiali didattici per le scuole sono stati al centro della quarta lezione del corso di base sul lavoro museale organizzato dalla Ripartizione provinciale Musei, svoltasi sabato 16 gennaio al Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano.

I partecipanti al corso orgabizzato dalla Ripartizione Musei

I musei sono luoghi di formazione per adulti e bambini ed hanno il compito di creare le condizioni per permettere un apprendimento “senza confini” – ovvero non limitato all’aspetto intellettivo, ma che comprenda anche esperienze, sensazioni, emozioni.

Da questo presupposto fondamentale ha preso le mosse la quarta lezione del corso di base sul lavoro museale organizzato dalla Ripartizione provinciale Musei, tenutasi sabato 16 gennaio al Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano e alla quale hanno preso parte una ventina di operatrici e operatori, anche volontari, del settore. Tre esperte hanno illustrato due utili canali di trasmissione, a tutti i livelli, dei contenuti museali al pubblico: la mediazione museale mediale e i materiali didattici (la mediazione personale era già stata oggetto della terza lezione).

La mediazione mediale è quella che non prevede l’intervento diretto di una mediatrice o di un mediatore, ma si serve di audioguide, testi e fogli informativi, piccole guide, stazioni audio, video e multimediali e altri strumenti.

Il tema è stato illustrato, durante la mattinata, da Vera Bedin e Margit Tumler, che da anni elaborano concetti di mediazione per le mostre e le manifestazioni del Museo Archeologico dell’Alto Adige.

Le due specialiste hanno sottolineato l’importanza di strumenti di mediazione mediale adeguati: la maggior parte di chi visita un museo lo fa in proprio, senza essere accompagnato dal personale, ed è perciò importante aiutarlo ad approcciarsi agli oggetti esposti e ai temi affrontati.

Proprio in ciò risiede la sfida per chi elabora l’offerta mediale: riuscire a raggiungere, rapidamente e in forma comprensibile, un pubblico di età e tipologia molto differenziate, con interessi, esperienze e aspettative diversi; e farlo coinvolgendo possibilmente anche i sensi e le percezioni. In questo, mediatrici e mediatori sono chiamati a immedesimarsi nei destinatari delle loro proposte, senza trascurare di perseguire gli obiettivi dell’istituzione museale di cui fanno parte - proposte che vanno preparate con accuratezza e precisione.

Ai materiali didattici dei musei per le scuole di diverso grado era dedicato il pomeriggio con la relatrice Gudrun Sulzenbacher, per anni insegnante e collaboratrice dell’Istituto pedagogico e ora libera consulente nel settore.

Se è vero, infatti, che non tutte le classi scolastiche possono sempre recarsi al museo, è anche vero che i musei possono entrare nelle classi proprio attraverso i materiali didattici, in grado di creare un interfaccia dall’enorme potenziale.

In questo senso, i materiali per le scuole elaborati in collaborazione musei dovrebbero favorire la trasmissione di informazioni in forma di gioco, coinvolgendo diversi sensi e offrendo la possibilità di vivere esperienze che poi verranno ricordate favorendo l’apprendimento. Durante il pomeriggio i partecipanti al corso hanno testato in prima persona i più diversi materiali didattici – molti dei quali veri e propri giochi – ideati per la maggior parte proprio dalla Sulzenbacher.

Il corso formativo di base sul lavoro museale è un’offerta formativa orientata alla prassi destinata a collaboratrici e collaboratori dei musei dell’Alto Adige e frequentabile parallelamente all’attività lavorativa.

L’organizzazione è a cura della Ripartizione provinciale Musei. Tutte le informazioni a questo proposito sono disponibili sulla pagina web della ripartizione www.provincia.bz.it/musei.

FG

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