News 2015
Il presidente Durnwalder sull’impugnazione governativa della legge sulle deleghe alle Province autonome
Un atto contrario all'autonomia, che la Corte costituzionale saprà valutare nel modo migliore: così il presidente della Provincia Luis Durnwalder in un primo commento dopo l’impugnazione governativa della legge sulle deleghe alle Province autonome.
Con grande stupore e delusione la Giunta provinciale di Bolzano ha preso atto che il Governo ha impugnato la legge regionale approvata lo scorso 17 aprile, dopo lunga discussione e a chiara maggioranza, che sancisce il passaggio delle deleghe dalla Regione alle due Province autonome. Di seguito la nota del presidente Luis Durnwalder."Con questa decisione il Governo ha non solo logorato una volta di più l’unica possibilità rimastagli di limitare la nostra potestà legislativa, ma si è posto in una situazione di esecutore compiacente dell’opposizione politica in Trentino Alto Adige, alimentando le aspirazioni centralistiche dei partiti di destra, come An. La legge licenziata dal Consiglio regionale va intesa chiaramente come una misura di attuazione dello Statuto di autonomia, che corrisponde di regola all’esercizio dell’amministrazione delle competenze da parte delle due Province autonome di Trento e di Bolzano.
Per questo sorprende che proprio il Governo e in particolare il ministro La Loggia, che ad ogni occasione si fanno portatori di istanze quali deleghe e federalismo, intervengano contro un atto politico qual è il trasferimento di competenze. Ma anche con le impugnazioni la ruota della storia non può essere girata all’indietro: nella sua attuale forma l’istituzione Regione è superata e non servono i colpi di mano per farla rinascere a nuova vita. La maggioranza politica in Consiglio regionale ha agito, nell’approvazione della legge in questione, in conformità e nel pieno rispetto della Costituzione.
Anche per questo sono convinto che il nuovo atto contro l’autonomia dell’attuale Governo resterà senza conseguenze e confido che la Corte costituzionale respingerà le osservazioni governative perché non plausibili né convincenti."
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