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Mobilità e aeroporto: la Giunta informa le parti sociali

I vari tasselli che compongono la mobilità in Alto Adige, compreso l’aeroporto di Bolzano, sono stati oggi (26 novembre) al centro dell’incontro a Bolzano a cui il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore alla mobilità Florian Mussner hanno invitato le parti sociali.

Kompatscher, Mussner e il direttore di ripartizione Burger all'incontro con le parti sociali (Foto USP/rm)

A sindacati e associazioni di categoria è stato illustrato il piano di mobilità elaborato dalla Provincia che raccoglie le varie forme di mobilità, dalle due ruote agli autobus pubblici, dal treno all'aereo. L'incontro a Palazzo Widmann è stato promosso dalla Provincia non per dibattere dello scalo bolzanino, "ma per spiegare quali sono i nostri obiettivi, come li abbiamo sviluppati e come intendiamo attuarli", ha detto il presidente Kompatscher. L'assessore Mussner ha illustrato le ultime decisioni della Giunta provinciale per potenziare la mobilità transfrontaliera con i collegamenti ferroviari fra val Pusteria e Cadore, quelli in autobus fra Venosta e Svizzera, e per migliorare la connessione della linea della Pusteria con quella del Brennero attraverso la realizzazione della variante Val di Riga. "Disponiamo già di una infrastruttura viaria ben articolata e siamo impegnati per un ulteriore consolidamento della rete con l'apertura transfrontaliera dell'Alto Adige verso i territori confinanti. Un impegno che riguarda non solo il tunnel di base del Brennero e le tratte di accesso, ma anche gli studi di fattibilità per i collegamenti della Venosta con la Lombardia e la Svizzera e della Pusteria con il Veneto. In questo concetto generale di mobilità rientra anche uno scalo aereo funzionante", ha spiegato Mussner.

Il direttore della Ripartizione provinciale mobilità Günther Burger ha illustrato quanto fatto nel settore negli ultimi dieci anni in Alto Adige: ammodernamento delle infrastrutture e delle stazioni ferroviarie, il cadenzamento delle corse, l'ampliamento della rete degli autobus pubblici e dei citybus, l'introduzione dell'Alto Adige Pass che conta oggi 133mila utenti. E poi ancora la realizzazione della rete capillare delle piste ciclabili, la promozione di progetti di mobilità sostenibile, i collegamenti transfrontalieri.

Ai partner sociali è stato poi presentato il piano strategico elaborato da ABD, la società di gestione dell'aeroporto di Bolzano, per lo sviluppo della scalo, piano approvato in ottobre dalla Giunta provinciale. Tra gli obiettivi centrali per avere uno scalo regionale turistico redditizio nel lungo termine vi sono il collegamento a quattro grandi snodi internazionali del traffico aereo, diventare una porta di accesso all'Alto Adige attrattiva per brevi periodi di vacanza dall'Italia e dall'estero, per chi viaggia per affari o per cultura. Secondo le previsioni, con solo il 50% in più di voli sarà possibile gestire entro il 2035 un numero di passeggeri dieci volte superiore e ciò solo con 4 voli nelle ore di punta. Il presidente Kompatscher ha illustrato il disegno di legge sullo scalo bolzanino che sarà trattato il 20 dicembre dal Consiglio provinciale: "Il ddl sul quale nel 2016 si pronuncerà la popolazione intende creare la cornice adeguata per consentire lo sviluppo dell'aeroporto verso uno scalo regionale efficiente nell'interesse della comunità." Il ddl definisce obiettivi di sviluppo chiari ma impegna anche la Giunta a sospendere il finanziamento pubblico della struttura in caso di mancato raggiungimento delle indicazioni del piano, come ad esempio almeno 170mila passeggeri all'anno. La partecipazione finanziaria della Provincia è fissata nel ddl in un massimo di 2,5 milioni di euro annui fino al 2022, a seguire non potrà superare 1,5 milioni.

L'aeroporto è un tassello nel più ampio schema della strategia sulla mobilità della Giunta provinciale, tuttavia in un mondo globalizzato è un elemento importante e di qualità, ha aggiunto Kompatscher a nome della Giunta. Tutti gli studi comprovano che senza un allungamento della pista non è possibile ottenere un esercizio efficace dello scalo "e in quel caso è meglio chiudere, considerato che sul mercato praticamente non esistono più compagnie di linea che impiegano aerei piccoli." Alle parti sociali Kompatscher ha quindi ricordato che la Provincia intende porre l'aeroporto su basi completamente nuove e chiedere il parere della popolazione. "Se questa visione non sarà condivisa, agiremo di conseguenza e non investiremo oltre nello scalo bensì liquideremo la società", ha concluso Kompatscher.

 

pf

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