Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Convegno per i 35 anni del Tribunale per i diritti del malato

“Le nuove sfide del sistema sanitario” questo il tema al centro del convegno organizzato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Dipartimento alla sanità per celebrare i 35 anni di attività del Tribunale per i diritti del malato. Presenti l’assessora, Martha Stocker, il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Thomas Schael, ed il segretario di Cittadinanzattiva, Stefano Mascheroni.

L'assessora Stocker nel corso del suo intervento

Il Tribunale per i diritti del malato è un'iniziativa nata a livello Nazionale nel 1980 (nel 2009 a livello locale) per tutelare i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari ed assistenziali e per contribuire a una più umana e razionale organizzazione del Servizio sanitario.

Il Tribunale, costituito da cittadini comuni, ma anche da operatori dei servizi e da professionisti, che si impegnano a titolo volontario, ha celebrato oggi i suoi 35 anni di attività a  livello nazionale con un convegno organizzato da Cittadinanzattiva ppresso la sede del Dipartimento alla sanità e con la partecipazione dell'assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, del direttore generale dell'Azienda sanitaria, Thomas Schael, e del segretario regionale di Cittadinanzattiva, Stefano Mascheroni.

Nel suo intervento l'assessora Stocker ha sottolineato l'importanza di collaborare fattivamente con il Tribunale dei malati e di recepirne i suggerimenti e le proposte anche per quanto riguarda la modifica della legge nr. 7 sulla Riforma della struttura dell'azienda sanitaria provinciale.

"Le proposte avanzate da Cittadinanzattiva" ha aggiunto l'assessora Stocker "faranno parte delle tematiche al centro degli incontri del 25 e del 30 settembre prossimo nel corso dei quali sarà ulteriormente delineata la futura struttura dell'Azienda sanitaria provinciale.

I principi fondamentali che stanno comunque alla base della riforma sanitaria sono la sicurezza, la qualità, l'appropriatezza e la sostenibilità.

La collaborazione con Cittadinanzattiva e con tutte le altre associazioni che operano nel settore della sanità sarà preziosa anche per quanto riguarda il Piano sanitario provinciale, risalente al 2002, che dovrà essere adeguato entro il 2016 alle nuove esigenze della sanità provinciale.

Tra queste nuove esigenze vi è quella di una medicina sempre più individualizzata per dare risposte ad una popolazione sempre più anziana. Dovrà esservi inoltre una maggiore attenzione nei confronti dei servizi sul territorio e della prevenzione".

Il direttore generale dell'Azienda sanitaria, Thomas Schael, ha ribadito l'importanza di un rapporto costruttivo con Cittadinanzattiva e con tutte le componenti che operano nel campo della sanità e del sociale.

Schael ha inoltre chiarito ulteriormente che "Il livello politico dà gli indirizzi di programmazione provinciale mentre all'Azienda spetta il compito di carattere tecnico esecutivo".

In quest'ambito i cittadini vengono quindi visti come degli interlocutori importanti e l'Azienda si confronta con il Tribunale del malato o con Cittadinanzattiva sulla base di ciò che viene fatto. Il confronto viene quindi visto, in questo senso, come un arricchimento ed un contributo alla reciproca comprensione.

Il segretario regionale di Cittadinanzattiva, Stefano Mascheroni, ha quindi illustrato le proposte dell'associazione per migliroare la sanità provinciale articolate in alcuni punti essenziali.

È stata quindi illustrata nel detaglio la visione di Cittadinanzattiva per quanto riguarda la futura struttura dell'Azienda sanitaria provinciale e sono seguiti i principali punti di intervento come la creazione di una centrale unica di acquisto; la razionalizzazione ed unificazione del sistema informativo dei quattro comprensori con la creazione di una rete completa e capillare tra tutti gli attori del sistema; l'istituzione di un centro unico di prenotazione per suddividere le richieste su tutto il territorio provinciale; una razionalizzazione dell'offerta dei sette ospedali provinciali la soluzione del problema riguardante la gestione del pronto soccorso con l'istituzione di appositi filtri; il potenziamento dell'offerta sanitaria sul territorio attraverso i distretti sanitari ala valorizzazione dei medici di medicina generale, le cure palliative e la telemedicina; lo sviluppo della medicina basata sull'evidenza ed infine l'intergazione tra le strutture sanitarie e quelle sociali a livello istituzionale, gestionale e professionale.

I lavori sono quindi proseguiti con gli interventi di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato, di Luca Armanaschi, sulla certificazione oncologica. Nel pomeriggio è stata effettuata una visita al Reparto di terapia intensiva neonatale dell'Ospedale di Bolzano ed i lavoro sono proseguiti con una serie di workshop su tematiche come le liste d'attesa, il Pronto Soccorso, le Cure Palliative ed il Numero Unico d'Emergenza.

 

FG

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