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Orsi e lupi in Alto Adige. 1a seduta del gruppo di coordinamento

Il rapporto con i grandi predatori è una sfida e la gestione della questione è un compito di tutti. Così si è espresso l'assessore provinciale Arnold Schuler in occasione della prima seduta del gruppo di coordinamento grandi predatori tenutasi ieri 1° settembre. Poste le basi per il lavoro futuro.

Orsi e lupi in Alto Adige. 1a seduta del gruppo di coordinamento. Foto: USP/M.Clara

La questione orsi e lupi in alto Adige, come ha detto l'assessore Schuler è un tema caldo che riscalda anche gli animi. Per ragionare in modo più equilibrato e concreto della tematica, ieri i rappresentanti delle varie parti in causa sono convenuti per la prima seduta del gruppo di coordinamento grandi predatori. Accanto a funzionari della Ripartizione foreste, dell'Ufficio caccia e Pesca, del Servizio veterinario e del Parco nazionale dello Stelvio vi sono rappresentati i Comuni, contadini, cacciatori, apicoltori, allevatori, albergatori, protezionisti e l'associazione Alpenverein AVS.

Nessuno ancora nel Centro Europa ha individuato una soluzione certificata per gestire la questione, come ha riferito il direttore dell'Ufficio Caccia e pesca, Andreas Agreiter. Nelle realtà territoriali dove la convivenza fra l'uomo ed i grandi predatori funziona, sussistono presupposti differenti rispetto alla realtà altoatesina.

Gli apicoltori hanno espresso la loro contrarietà alla presenza degli orsi pur esprimendo un apprezzamento per il sistema dei rimborsi a fronte dei danni causati dai plantigradi agli alveari. Tali danni in Alto Adige si riscontrano in prevalenza sul versante della Mendola.

Gli allevatori di piccoli animali hanno ricordato come il progetto congiunto con la Provincia di Trento e la Slovenia del 2007 per l'introduzione di cani a tutela delle greggi abbia indotto le proteste da parte degli operatori turistici.

Parlando della difusione del lupo nell'arco alpino in seguito all'incremento della migrazione del mammifero registrata negli ultimi anni, come ha riferito il direttore dell'Ufficio caccia e pesca Agreiter, è in progetto un piano di gestione nazionale da attuare a livello regionale. Inoltre, già nel gennaio di quest'anno in una riunione fra l'assessore Schuler e i rappresentanti dell'associazione dei contadini Bauernbund si era proposto di verificare la possibilità di adottare misure per ridurre i conflitti fra tutela della specie e le attività di pascolo. A tal fine era stata avviata una collaborazione con Agridea, un'organizzazione di consulenza svizzera.

L'assessore ha, infine, suggerito una partecipazione del gruppo di coordinamento grandi predatori al convegno sulla gestione dei grandi predatori in programma il 29 settembre 2015 presso la Scuola forestale Latemar organizzata da un gruppo di lavoro transfrontaliero.

SA

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