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Giornata nazionale del sollievo – 25 maggio 2003
Domenica 25 maggio si celebra la prima giornata nazionale del sollievo, per ampliare la sensibilità degli operatori sanitari e della popolazione nei confronti del “Problema del dolore”.
Questa iniziativa, di notevole spessore umano, si propone di portare a tutti coloro che soffrono non solo le cure ed il sostegno tecnico necessari, ma soprattutto un aiuto psicologico, in modo che la sofferenza venga alleviata portando un aiuto alle persone sofferenti ed alle loro famiglie.Si vuole ricordare, in occasione della giornata nazionale del sollievo, che non sono solo la cura o la medicina ad alleviare la sofferenza, ma che è tutto un insieme di fattori a creare l’umanizzazione della medicina, cioè la capacità di rapportarsi umanamente a chi soffre proponendo un ambiente più dignitoso, meno traumatico, un sostegno psicologico e, al bisogno, un sorriso.
Nel Servizio sanitario provinciale si intendono attivare iniziative sia per coloro che soffrono, cominciando a rendere le cure più vicine al paziente, spingendo l’ospedale ad orientarsi al paziente, sia per il sostegno alle famiglie tramite la creazione di migliori condizioni per le cure palliative, per arrivare ad una maggiore capacità di tutti di confrontarsi e di affrontare il dolore, tramite un insieme di fattori che avvicinino umanamente chi cura a chi le cure le deve ricevere.
Questa giornata è inoltre un’occasione per ricordare i progetti che l’Assessore alla Sanità Dr. Otto Saurer sta portando avanti in questo settore. L’ opportunità offerta dalla legge dello Stato Italiano e la sensibilità dell’assessore per questa tematica sono alla base del Progetto per la "Costituzione della rete assistenziale socio-sanitaria ai malati terminali e del Centro di Cure Palliative Martinsbrunn" della Provincia Autonoma di Bolzano, e per l’introduzione di linee guida riguardanti la terapia del dolore.
Una legge provinciale ha infatti previsto lo stanziamento di un finanziamento per la costruzione di un Centro provinciale presso la Casa di Cura Fonte S. Martino di Merano, che sarà destinato soprattutto all’assistenza dei malati di cancro in fase avanzata. Il centro disporrà di 15 posti letto ed i pazienti saranno assistiti da un team multidisciplinare (medico, infermiere, psicologo, assistente spirituale, terapista della riabilitazione) con specifica preparazione ed in numero sufficiente a garantire la più alta qualità e continuità dell’assistenza.
L’assistenza specialistica di cure palliative sarà assicurata ai pazienti anche tramite il sostegno del Centro in forma ambulatoriale o in day-hospital, quando possibile. Il Centro assicurerà la consulenza a domicilio dei pazienti all’interno del servizio di assistenza domiciliare integrata, quando (come è auspicabile avvenga nel maggior numero di casi), i pazienti e le famiglie possano essere seguiti al proprio domicilio. Agli operatori sanitari vanno fornite in ogni caso le necessarie linee guida per il trattamento del dolore.
L’assessore alla Sanità ha già predisposto la creazione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, con il compito di valutare il fabbisogno di terapia del dolore, di definire i compiti delle strutture territoriali ed ospedaliere nell’ambito della terapia del dolore e della psico-oncologia, di individuare gli ospedali in cui saranno istituiti centri specializzati per la terapia del dolore, e di definire il fabbisogno di strutture, attrezzature e personale. Sarà infine necessario descrivere i percorsi assistenziali che garantiscano la continuità terapeutica tra le strutture territoriali e quelle ospedaliere.
Dedicare un giorno l’anno a chi soffre è sicuramente poco, ma vuole essere un valido proposito per promuovere e sostenere, attraverso iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale.
FG