News 2015
Donazioni di sangue, Stocker: "Alto Adige autosufficiente"
L’assessora provinciale alla sanità, Martha Stocker, sottolinea, in occasione della Giornata mondiale della donazione di sangue (14 giugno), l’importanza della donazione ed il ruolo svolto a livello provinciale dall’associazione AVIS. In Alto Adige vi sono 18.354 donatori e nel 2014 sono state effettuate 25.000 donazioni.
Anche quest'anno, domenica 14 giugno, si festeggerà la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha lo scopo fondamentale di ringraziare chi già compie questo grande gesto di solidarietà e di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone, perché donare contribuisce a salvare molte vite.
Nel corso del 2014 sono state registrate nella nostra provincia più di 25.000 donazioni da parte di oltre 18.354 donatori suddivisi nelle 6 sezioni dell'AVIS.
Nella sua nota l'assessora Stocker ringrazia in particolare l'AVIS ed i suoi soci grazie ai quali l'Alto Adige è autosufficiente per quanto riguarda il fabbisogno di sangue. Effettivamente diffondere la cultura della donazione attraverso interventi di sensibilizzazione, informazione e educazione alla solidarietà è, secondo l'assessora Stocker, indispensabile per consentire a molte persone di continuare a vivere, perché il sangue e i suoi componenti sono a tutt'oggi dei presidi terapeutici insostituibili, di cui esiste tuttavia una risorsa limitata.
"Gli ottimi risultati raggiunti" afferma l'assessora Stocker "derivano dalla stretta collaborazione con l'associazione AVIS Alto Adige - Südtirol con le istituzioni e rappresentano una sinergia perfetta, che permette il perseguimento di interessi di carattere generale all'interno del sistema provinciale per l'approvvigionamento del sangue".
A livello mondiale vengono raccolte ogni anno circa 75 milioni di donazioni e la richiesta è in costante aumento anche a seguito delle nuove opportunità offerte dalla medicina. Una singola donazione può essere utilizzata per aiutare sino a tre pazienti "Questi pazienti, in primo luogo vittime di incidenti, pazienti oncologici e trapiantati, devono la loro vita al gesto generoso e disinteressato di persone a loro sconosciute" sottolinea l'assessora Stocker.
FG