Politica | 02.05.2003 | 15:28

Allargamento Ue e riforma agraria discussi da Durnwalder col ministro austriaco Pröll

Gli effetti sull'agricoltura delle aree di montagna dell'allargamento Ue e delle riforma agraria sono stati al centro del secondo incontro di Luis Durnwalder oggi (venerdì 2) a Vienna, quello con il nuovo ministro austriaco all'Agricoltura, Josef Pröll.

Incontrando per la prima volta Josef Pröll nella sua veste di nuovo responsabile della politica agricola austriaca, il presidente Durnwalder ha discusso degli effetti che l'allargamento dell'Unione europea e la riforma agraria comporteranno per il settore. "Ho voluto conoscere vantaggi e svantaggi dell'allargamento - spiega Durnwalder - dal punto di vista dell'Austria, il Paese più interessato considerata la posizione geografica." Se da un lato, hanno convenuto Durnwalder e Pröll, l'apertura ai Paesi dell'Est europeo significherà uno sbocco verso nuovi mercati - in particolare per frutticoltura e viticoltura dell'Alto Adige e dei Länder austriaci - dall'altro resta la preoccupazione per una possibile riduzione dei contributi in quanto buona parte delle risorse - forse più di quanto si stimava in origine -dovrà essere destinata all'ampliamento dell'Ue.

Durnwalder e il ministro Pröll confidano, e in tal senso si attiveranno anche presso l'Ue nelle rispettive sedi di competenza, che anche in futuro venga tutelata adeguatamente la specificità delle aree di montagna e che i contributi comunitari in agricoltura vengano aggiornati alle mutate condizioni, tenendo conto tanto della superficie coltivata o destinata alla zootecnica quanto del rispetto della natura e del corretto utilizzo delle risorse (evitando, ad esempio, l'allevamento sovradimensionato rispetto all'area disponibile). 

Su invito del presidente Durnwalder, il ministro Pröll sarà presto in visita in Alto Adige per rendersi conto da vicino della realtà locale e approfondire collaborazione e scambi di esperienze nel comparto agricolo.

pf