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Nuovi spazi per la Scuola professionale alberghiera "Savoy" Merano

Gli studenti che frequentano la Scuola professionale alberghiera in lingua tedesca "Savoy", in via Rezia a Merano, dispongono ora di nuovi spazi moderni oltre a quelli della sede storica. Il nuovo edificio di ampliamento è stato consegnato ufficialmente oggi giovedì 21.05 dagli assessori provinciali Achammer e Tommasini.

Una facciata del nuovo edificio di ampliamento della Scuola professionale alberghiera tedesca "Savoy" a Merano

Accanto a 12 classi normali, il nuovo edificio dispone di spazi che riproducono i futuri ambienti di lavoro: 2 cucine e altrettante sale da pranzo didattiche, 1 pasticceria didattica, un bar didattico con zona lounge ed una reception didattica. Inoltre vi è una cucina dimostrativa e un'aula informatica. Dalla nuova struttura la sede principale è raggiungibile per mezzo di un tratto di collegamento.

Il numero degli studenti della "Savoy", infatti, a fronte della grande richiesta del settore alberghiero di addetti, è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, rendendo necessario un ampliamento della struttura. Come ha detto l'assessore provinciale all'istruzione e formazione professionale in lingua tedesca, Philipp Achammer, la realizzazione della struttura accessoria per la scuola costituisce un passo rilevante nell'ambito del panorama formativo altoatesino. Attulamente frequentano il "Savoy" 281 apprendisti, con un incremento del 25 per cento negli ultimi cinque anni; per il prossimo anno scolastico 2015/16 sono 510 gli studenti iscritti per il tempo pieno, con un aumento del 20 per cento negli ultimi cinque anni.

Nel 2005, attraverso un concorso di progettazione a livello europeo, fu individuata la soluzione che teneva conto del contesto di interessante valore storico caratterizzato da ville d'epoca. La sede principale della scuola professionale alberghiera "Savoy" è sistemata dal 1987 in un edificio realizzato nel 1895 quale pensione ampliato e trasformato in hotel nel 1900, l'Hotel Savoy.

Al posto della preesistente sede accessoria per le attività didattiche nell'adiacente edifico dell'ex Calligione, secondo il progetto vincitore a cura dello Studio Stifter+Bachmann degli architetti Helmut Stifter e Angelika Bachmann, è stato realizzato un nuovo edificio per una cubatura totale lorda di 23.240 metri cubi. I lavori sono stati seguiti dalla Ripartizione Edilizia e Servizio tecnico della Provincia tramite l'Ufficio edilizia ovest e coordinati dal direttore della ripartizione arch. Andrea Sega, coordinatore unico; responsabile di progetto è l'arch. Alessia Biotti con il supporto esterno dell'ing. Stefan Ladurner. Le imprese esecutrici delle opere sono: Unionbau Srl, Atzwanger SpA, Obrist Srl, Zanetti Srl, Resch Srl/Gruber Türen Snc, Kofler Design/Schraffl Srl, Pedacta Srl/Arte Srl, Niederbacher Prostahl e Miko

Gli interventi, avviati nell'aprile 2010, sono stati ultimati nel settembre 2014.

La consegna ufficiale della struttura è avvenuta oggi, giovedì 21 maggio, a cura degli assessori provinciali Philipp Achammer (istruzione e formazione professionale in lingua tedesca) e Christian Tommasini (lavori pubblici) alla presenza della autorità scolastiche, dei rappresentanti del Comune di Merano, dei funzionari, dei tecnici e delle imprese incaricate.

L'assessore Tommasini ha posto in evidenza come, con la nuova struttura moderna e funzionale la Provincia abbia inteso, con un impegno finanziario importante di 15,3 milioni di Euro, migliorare in modo significativo l'offerta formativa e i servizi dell'istituto. La Scuola professionale alberghiera "Savoy", come ha proseguito, garantisce la formazione di personale di livello per un comparto economico di rilievo per l'Alto Adige quale il settore turistico-alberghiero.

Avendo di fronte un edificio storico complesso e considerando in più la ristrettezza dell'area a disposizione il progetto di intervento viene interpretato come corpo di fabbrica sobrio e non "invadente" dal punto di vista formale. Le facciate si inclinano nella direzione opposta all'edificio esistente con il quale viene collegato da una passerella leggera e trasparente. Le facciate inclinate interpretano in maniera nuova i tetti a mansarda in vicinanza alleggerendo contemporaneamente la compattezza dei volumi imposti dalle prescrizioni urbanistiche. Inoltre attraverso queste facciate inclinate l'edificio sembra quasi cambiare aspetto ad ogni cambiamento di punto di vista o di luce. La diminuzione di volume verso l'altezza dell'edificio lascia penetrare più aria e luce all'interno dell'area e verso gli spazi adiacenti.

La copertura assume la funzione di quinta facciata. Lungo la via Rezia, il nuovo edificio riprende l'allineamento e la linea di gronda dell'edificio "Savoy" esistente. Le facciate si piegano all'indietro creando davanti al nuovo edificio uno spazio che consente di percepire meglio quello vecchio.

Un tratto di collegamento trasparente e leggero collega il vecchio ed il nuovo edificio al secondo livello. Questo passaggio separa anche, come una soglia, lo spazio pubblico da quello più tranquillo (cortile interno alberato).

SA

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