News 2015
Di Puppo sulle "Case del bambino": Alto Adige pioniere nell'aiuto alla donna lavoratrice e alle famiglie monoparentali
Una sperimentazione unica nel suo genere, a favore delle donne impegnate nel lavoro ma anche delle famiglie monoparentali: così l'assessore provinciale all'Industria Michele Di Puppo definisce il progetto pilota della Casa del bambino approvato oggi dalla Giunta provinciale (si veda comunicato n. 1649), che avvia la creazione di strutture per l'infanzia nelle zone produttive.
L'assessore provinciale all'Industria Michele Di Puppo, a lungo impegnato in prima persona nel portare avanti con le parti interessate il progetto delle cosiddette "Case del bambino", esprime "soddisfazione per la decisione della Giunta di avviare una sperimentazione che rappresenta un fatto pionieristico nel suo genere."Il nuovo servizio di assistenza per l'infanzia da 0 a 11 anni, da istituire negli insediamenti produttivi a Bolzano, Laives e Bressanone, "è un progetto pilota - spiega Di Puppo - varato dopo un iter di valutazione attenta e scrupolosa assieme alle strutture pubbliche, proprio per evitare aspetti concorrenziali nel settore dell'assistenza all'infanzia." L'assessore ricorda inoltre che la sperimentazione offre alle aziende la possibilità di avviare un'iniziativa privata - sostenuta finanziariamente per un terzo dalla Provincia - in grado di favorire l'inserimento della donna nel mondo del lavoro e di aumentare la forza lavoro disponibile, "venendo incontro alle esigenze sia delle famiglie che delle imprese."
Secondo Michele Di Puppo "con la creazione delle case del bambino si apre una nuova pagina nel rapporto tra donna e lavoro, in quanto ora interviene direttamente la società", che si fa carico di quell'onere in più che grava sulla donna e che la pone spesso davanti alla scelta drammatica tra famiglia e lavoro.
Ma c'è un secondo aspetto non meno significativo: "La sperimentazione della Casa del bambino - spiega ancora Di Puppo - è uno strumento di grande aiuto anche per le famiglie monoparentali, in cui la donna si trova ad assumere contemporaneamente il ruolo di madre e di capofamiglia. E proprio la necessità di affidare il figlio nelle ore di lavoro la pone spesso davanti a grandi difficoltà."
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