Giornata dell’Autonomia 2014

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Tutela dello speck: Frick a colloquio con i rappresentanti trentini

"La polemica sullo speck appesantisce inutilmente i buoni rapporti di vicinato con i trentini": lo ha dichiarato l'assessore provinciale Werner Frick nell'incontro con il collega assessore trentino Dario Pallaoro per chiarire la questione dopo le recenti polemiche.

L'assessore Frick si è detto contrario all'introduzione della denominazione geografica protetta "Speck del Trentino" nello specifico registro Ue. Per discutere della questione Frick ha incontrato l'assessore provinciale trentino Dario Pallaoro. Al colloquio ha partecipato anche Franz Mitterutzner, amministratore delegato del consorzio dello speck altoatesino. "Lo speck trae la sua origine dall'Alto Adige e dal Tirolo - ha spiegato Frick - mentre in Trentino mancano le premesse giuridiche della specificità e della tradizione." Nel 1996 l'Ue ha riconosciuto gli sforzi dell'Alto Adige verso un prodotto di qualità e approvato la denominazione geografica protetta per lo speck dell'Alto Adige.

Durante il colloquio con l'assessore Pallaoro è emerso che attualmente i trentini stanno studiando le procedure per la registrazione, anche se da parte dei produttori di speck della vicina Provincia questa non è ancora stata formalizzata ufficialmente all'Ue. La questione è già stata invece chiarita con i rappresentanti dell'Isit, l'Isitituto nazionale che rappresenta i salumi e le carni protette, secondo cui difficilmente un'eventuale richiesta trentina potrebbe andare a buon fine.

In questa opera di persuasione, senza esasperare i toni, si sono inseriti anche l'assessore provinciale Frick e il responsabile del Consorzio dello speck altoatesino: "Forse questo episodio potrebbe anzi essere occasione per potenziare la collaborazione di promozione dei diversi prodotti tipici della Regione", hanno detto.

pf


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