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Consegnato ufficialmente Centro di cura in via Fago 14 a Bolzano

Il Centro di cura che ospita i Servizi sanitari di riabilitazione fisica ed i Servizi per le persone con disabilità, in via Fago 14 a Bolzano, è stato ristrutturato, riqualificato e dotato di un accesso centrale unico che favorisce l'accesso ai vari servizi. La consegna ufficiale della struttura oggi, 18.12, con gli assessori provinciali Tommasini e Stocker.

Il Centro di cura in via Fago 14 a Bolzano a ristrutturazione completata (Foto: USP)

I Servizi dell'Azienda Sanitaria, che si trasferiranno nella struttura dopo le festività natalizie, comprendono la Riabilitazione fisica extraospedaliera: Ambulatori, Fisioterapia, Elettroterapia, Ergoterapia, Logopedia, Riabilitazione integrata.
I Servizi dell'Azienda Servizi sociali, invece, vi si sono già trasferiti da una decina di giorni; la struttura ospita Centri diurni e 4 residenze protette per complessivi 27 posti letto.

Gli interventi costruttivi, costati 7,16 milioni di Euro, sono stati seguiti e coordinati dalla Ripartizione Edilizia e Servizio tecnico del Dipartimento lavori pubblici della Provincia. Come ha spiegato il suo direttore reggente, arch. Andrea Sega, la costruzione è avvenuta a costi vantaggiosi, con un costo medio di 180 Euro al metro cubo. Gli arredi hanno comportato una spesa di 2,725 milioni di Euro, mentre le spese tecniche sono state di 2,115 milioni di Euro.

A lavori conclusi, gli assessori provinciali Christian Tommasini (lavori pubblici) e Martha Stocker (sanità e politiche sociali), nell'ambito di una cerimonia, oggi, giovedì 18 dicembre, hanno consegnato ufficialmente il complesso e la relativa licenza d'uso ai rispettivi responsabili, Peter Zelger, primario della riabilitazione fisica presso l'Ospedale di Bolzano, e Luigi Corradini, direttore dell'Ufficio servizi a persone in situazione di handicap e disagio psichico ASSBS. Alla cerimonia erano presenti tecnici, amministratori e funzionari dei vari ambiti.

Il complesso di via Fago 14 nella sua nuova veste si aggiunge alle moderne strutture di cura realizzate dalla Provincia in Alto Adige. Una targa apposta sull'edificio ricorda la figura di Diego Uvietta (3.4.1925-27.08.2011), pioniere della nuova disciplina della riabilitazione fisica in Alto Adige.

Si tratta di una ristrutturazione importante, come ha detto l'assessore Tommasini, con un investimento di risorse pubbliche andato a buon fine. La consegna ufficiale del complesso deve essere l'occasione per accendere i riflettori sul personale altamente qualificato e motivato che opera in questa struttura di cura di livello e rilievo, utile per i servizi ed i pazienti e per tutta la comunità.

L'assessora Stocker, alla quale sono state consegnate simbolicamente le chiavi della struttura, ha sottolineato che la politica ha il compito di intervenire in favore delle persone che necessitano aiuto realizzando strutture all'altezza, ma che tali strutture di elevata qualità non varrebbero nulla senza l'impegno degli addetti che con la loro passione e professionalità creano il giusto clima di accoglienza.

Queste considerazioni sono state condivise anche dal sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, che ha posto in evidenza come il complesso per la cura di persone con disabilità temporanea e permanente tornerà ad essere un luogo vivo e parte della città.

Gli interventi sono stati eseguiti dall'impresa "Cooperativa di costruzioni Soc. Coop. R. L di Modena" su progetto e direzione lavori dell'arch. Veronika Gröber, e la supervisione del Coordinatore Unico arch. Andrea Sega, direttore reggente della Ripartizione Edilizia e Servizio tecnico, con la collaborazione del direttore dell'Ufficio edilizia sanitaria, ing. Domenico Cramarossa, e del responsabile di progetto, geom. Alessandro Pan, del medesimo ufficio.

L'edificio, come ha spiegato l'arch. Veronika Gröber, sottoposto a ristrutturazione completa con modesti ampliamenti, è stato adeguato alle normative vigenti antincendio, a quelle sull'eliminazione delle barriere architettoniche ed agli standard di "Casa Clima B" nel rispetto dell'aspetto architettonico dell'edificio esistente la cui costruzione risale al 1976 (su progetto degli Arch. Menduni e Del Zozzo di Firenze) e che era stato oggetto di ristrutturazione parziale nel 1993-1996. I lavori sono durati complessivamente dieci anni. Un aspetto importante della ristrutturazione è quello della riorganizzazione degli spazi a partire dalla predisposizione di un'unica entrata su livello strada e un nuovo nucleo scale in posizione centrale con tre ascensori. Un secondo passo compiuto è quello di ottenere una distribuzione più razionale degli spazi fra i vari Servizi dell'Azienda Sanitaria (superficie netta 2.400 metri quadri) e dell'Azienda Servizi sociali (superficie netta 3.200 metri quadri) accanto alle parti in comune (superficie netta 3.000 metri quadri). La cubatura complessiva (con magazzini) è di 40.000 metri cubi.

Gli spazi del Convitto, ad esempio, sono stati strutturati seguendo l'organizzazione delle 4 "famiglie", residenze protette. Lo stesso per quanto riguarda i Servizi dell'Azienda Sanitaria che sono stati collocati secondo unità funzionali omogenee (ambulatori fisioterapia, ergo- e elettroterapia, logopedia e amministrazione). La mensa con cucina e la piscina coperta vengono utilizzare congiuntamente da entrambi gli ambiti.
In sede di ristrutturazione sono stati completamente rifatti tutti gli impianti tecnologici. Inoltre, sono state riqualificate le strutture portanti e quelle di separazione ai fini antincendio.

Le murature esterne sono state coibentate e gli infissi esterni e interni sostituiti. Anche i bagni sono stati completamente rifatti.

In origine il complesso si articolava su più livelli seguendo la conformazione del terreno sul pendio del monte Guncina, è stato formato da tre corpi di fabbricato di diverse altezze, che si raggruppavano intorno ad un nucleo centrale di distribuzione verticale. L'accesso avveniva su vari livelli.

 

SA

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L'Assessore Stocker spiega l'importanza del nuovo centro di riabilitazione

Il Vicepresidente Tommasini illustra l'impegno a favore della riabilitazione

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