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Industria, servizi, no profit: Istat e Astat presentano dati in Alto Adige

Più imprese, più occupati, ancor più volontari: i risultati del nono censimento di industria, servizi e istituzioni no profit in Alto Adige sono stati illustrati oggi (24 luglio) a Bolzano da ISTAT e ASTAT. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha sottolineato in particolare lo sviluppo del volontariato.

Il presidente Kompatscher intervenuto al convegno dell'ASTAT (Foto: USP/ohn)

Il settore no profit in Alto Adige si conferma a forte vocazione volontaristica, si consolida il sistema delle imprese: sono alcuni dei dati principali emersi dal censimento condotto a cadenza decennale da ISTAT e ASTAT su un campione significativo tra le 43mila imprese sul territorio, le 5mila istituzioni no profit e le 189 istituzioni pubbliche. I dati presentati a Palazzo Widmann parlano di un aumento del 17,8% degli occupati nelle imprese rispetto al 2001, oltre quattro volte la crescita percentuale registrata nel Nordest e in Italia. Negli ultimi 10 anni si è consolidato anche il settore no profit altoatesino, ora al vertice in Italia con 97,6 istituzioni ogni 10mila abitanti e costituito per il 93,1% da volontari, soprattutto giovani. Diminuisce il numero delle istituzioni pubbliche (189, un -16,4% rispetto al 2001), aumenta invece il personale (+17,6%, circa 44mila dipendenti) grazie soprattutto all'incremento dell'utilizzo del part-time, al potenziamento dei servizi a favore degli anziani e alle nuove competenze assunte dalla Provincia.

"Spesso si fa l'errore di ridurre questi dati a semplici cifre, ma in realtà contengono indicazioni per l'attività della politica, dell'amministrazione e delle parti sociali", ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher durante la presentazione. Complessivamente i dati del 2011 sono buoni per l'Alto Adige, "un riconoscimento che va fatto alla precedente Giunta provinciale e in particolare al mio predecessore." Sono molto significati, secondo Kompatscher, i dati riferiti al volontariato: "Un segno della forte identificazione della popolazione con il proprio luogo di residenza, ma anche un segno che la tradizione dell'impegno solidale per la comunità non solo prosegue ma viene rafforzato."

Riguardo ad aziende ed occupati, il presidente Kompatscher ha osservato che la rilevazione è di tre anni fa e nel frattempo si è dovuto fare i conti con una crisi economica, "malgrado ciò possiamo constatare che l'Alto Adige ha attraversato questa crisi relativamente bene: c'è stato un incremento della disoccupazione, ma sono aumentati anche gli occupati." Kompatscher ha infine fatto notare che nel settore pubblico la presenza maggiore si registra nell'istruzione e ha ricordato che il servizio pubblico non deve avere una connotazione negativa, "perchè comprende e offre tutti i servizi di cui la collettività ha bisogno."

Tutti i risultati del censimento di industria, servizi e no profit sono disponibili sulla pagina web dell'ISTAT all'indirizzo http://censimentoindustriaeservizi.istat.it/.

pf

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