News 2015
Convegno con l'ass. Stocker sul tema "Violenza nella terza età“
Si è svolto oggi pomeriggio (1° luglio) presso la sede della LUB di Bolzano, alla presenza dell’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, il convegno conclusivo del progetto biennale Interreg IV Italia – Austria “Violenza nella terza età”.
Grazie al progetto "Gewalt im Alter - Violenza nella terza età" realizzato con il finanziamento transfrontaliero Interreg IV Italia - Austria è stato affrontato per la prima volta in maniera scientifica ed articolata il delicato tema della violenza nei confronti degli anziani allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e di offrire assistenza laddove questa si verifica.
Nel suo indirizzo di saluto all'apertura del convegno odierno l'assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha sottolineato l'importanza della ricerca transfrontaliera che ha posto al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica un tema considerato da sempre tabù e grazie alla quale è ora possibile sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di questa delicata tematica.
"Il nostro obiettivo primario" ha concluso l'assessora Stocker "è quello di garantire il benessere e la dignità delle persone anziane, proteggendole dalla violenza".
Hanno quindi preso la parola la direttrice dell'Ufficio anziani e distretti sociali, Brigitte Waldner, e le coordinatrici del progetto Esther Jennings e Marcella Pirrone, che hanno illustrato le modalità scientifiche attraverso le quali nel corso degli ultimi due anni si è articolata la ricerca rivolta specificatamente ai professionisti del settore, ma anche alla popolazione nel suo complesso.
La campagna bilingue di sensibilizzazione, che rappresenta il fine e lo strumento principale della ricerca, è articolata in una serie di strumenti che spaziano dal dépliant all'opuscolo, dallo spot divulgativo al cinema ai manifesti affissi alle fermate degli autobus.
L'opuscolo informativo rappresenta un utile ausilio per riconoscere la violenza laddove si manifesta, una violenza che può assumere varie forme e connotazioni di carattere psicologico, fisico, strutturale, sessuale oppure economico. Un capitolo specifico dell'opuscolo è dedicato alla messa in evidenza delle cause della violenza nei confronti sia delle persone anziane che verso gli assistenti; seguono alcune preziose indicazioni per agire correttamente attenendosi alla legge sia per quanto riguarda il diritto italiano che quello austriaco visto che si tratta di un progetto realizzato a livello transfrontaliero tra i due Paesi. Il quarto capitolo dell'opuscolo è dedicato alle strategie per evitare la violenza ed è rivolto sia agli assistenti che ai responsabili delle strutture ed agli anziani.
Un sostegno particolare sarà rappresentato negli intendimenti degli organizzatori anche dall'apposito numero verde 800 001 800 gestito dall'Azienda servizi sociali del capoluogo che è comunque a disposizione di tutta la popolazione provinciale.
Attraverso questo numero sia le persone direttamente colpite dalla violenza che i testimoni possono trovare attenzione ed assistenza. I risultati della ricerca e tutto il materiale divulgativo, unitamente alle interviste agli operatori, ai parenti ed ai diretti interessati sono disponibili online all'indirizzo Internet www.gewaltimalter.eu.
Nell'ambito del progetto Interreg è stato infine elaborato un progetto di e-learning disponibile sul sito e rivolto in primo luogo al personale dei servizio sociosanitari.
Agli interventi è seguito un dibattito sul tema "Strategie di intervento per la violenza nella terza età" con Albert March , primario geriatria Ospedale Bolzano, Sandra Juen , assistente geriatrica -
Edith Moroder, giornalista culturale, Elisabeth Pasqualini, direttrice casa di cura, Martin Kerschbaumer, operatore sociale ed Esther Jennings , esperta nella protezione delle vittime.
Per ulteriori informazioni sul progetto "Violenza nella terza età" si può consultare il sito http://www.gewaltimalter.eu gestito in Alto Adige dall'Ufficio anziani e distretti sociali e dall'Ufficio formazione del personale sanitario.
FG
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Foto: USP - A. Schrott
Foto: USP - A. Schrott