News 2015
Ratificate dal Consiglio due impugnazioni decise dalla Giunta in materia di lavoro.
Secondo l'assessora Gnecchi i decreti impugnati dalla Giunta confermano la volontà accentratrice del Governo in aperta contraddizione con le dichiarazioni ufficiali a favore del federalismo.
Il Consiglio provinciale ha ratificato in questi giorni due delibere della Giunta provinciale riguardanti altrettante impugnazioni alla Corte Costituzionale di decreti legge relativi rispettivamente a “Disposizioni urgenti in materia di emersione del lavoro sommerso e di rapporti di lavoro a tempo parziale” (all’unanimità) e “Disposizioni urgenti in materia di legalizzazione del lavoro irregolare di extracomunitari” (con un solo voto contrario).Le due logiche dell’impugnazione sono identiche in quanto in entrambi i casi non si tiene conto delle specifiche competenze legislative ed amministrative proprie e delegate in materia di lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano, sancite dallo Statuto di autonomia e dalle relative norme di attuazione. In particolare il primo decreto prevede che “in ogni capoluogo di provincia vengano istituiti i Comitati per il lavoro e l’emersione del sommerso (CLES) presso le direzioni provinciali del lavoro. In particolare viene previsto che la nomina dei membri dello stesso spetta al Prefetto” senza tener conto appunto delle competenze della Provincia autonoma di Bolzano.
Il decreto, secondo l’assessora Gnecchi, contiene in sé varie contraddizioni che non riguardano solamente la Provincia Autonoma di Bolzano. Nel nostro caso non vi può essere la nomina da parte del Prefetto ma è contraddittorio anche per le altre Regioni il fatto che venga istituito il CLES presso le direzioni provinciali del lavoro, laddove la competenza è regionale. In sostanza il decreto prevede dei ruoli che, di fatto, non sono più da tempo di competenza statale. In generale, rileva l’assessora al lavoro, questa politica contro il lavoro sommerso non sta dando, nemmeno a livello nazionale, i frutti che il Governo sperava. Nella nostra provincia non si è registrata nessuna azienda che abbia fato richiesta di emersione e quindi di far ricorso a questo Comitato.
La seconda impugnativa è stata decisa per un motivo analogo. Infatti le disposizioni di questo secondo decreto affidano alla Prefettura, Ufficio territoriale del Governo, tutte le incombenze in materia di legalizzazione del lavoro irregolare di lavoratori extracomunitari, senza tener conto delle competenze della Provincia Autonoma di Bolzano in materia.
L’assessora Gnecchi è particolarmente soddisfatta del fatto che il Consiglio provinciale abbia confermato le impugnazioni decise dalla Giunta. La responsabile provinciale ritiene molto importante ricorrere alla Corte Costituzionale contro decreti in materia di lavoro che non tengono conto delle competenze autonome e decentrate per tutte le Regioni, così come previsto dall’articolo 117 della Costituzione, ed in particolare per la Provincia Autonoma di Bolzano.
Questo anche a fronte di continue dichiarazioni federaliste da parte del Governo che, nella realtà, come dimostrano questi decreti, compie scelte a favore di una gestione sempre più accentratrice in aperto contrasto con l’articolo 117 della Costituzione e delle competenze regionali e provinciali sia legislative che amministrative proprie e delegate in materia di lavoro.
FG