Giornata dell’Autonomia 2014

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Ittiosauri e altri mostri marini del Triassico protagonisti al Museo Gherdëina ed al MUSE

Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Museo Gherdëina di Ortisei e MUSE, Museo delle Scienze di Trento, in dialogo tra loro per proporre due incontri con uno dei più autorevoli studiosi al mondo di rettili marini fossili, Ryosuke Motani e con Andrea Tintori, esperto di pesci fossili e docente all’Università di Milano. Gli appuntamenti avranno luogo martedì 8 aprile, alle ore 18.30, al Museum Gherdëina e mercoledì 9 aprile, alle ore 18, al MUSE. Ingresso libero.

Resti di ossa fossili del grande ittiosauro del tipo Cymbospondylus, rinvenuti nel 1969 da Johann Comploj e Mainhard Strobl nella Formazione di Livinallongo al Monte Seceda ed esposti presso il Museo Gherdëina a Ortisei.

Due serate per tuffarsi nei mari che, oltre 200 milioni di anni fa, coprivano la regione dolomitica, per parlare di mari, mostri marini e creature che abitavano il lontano passato triassico, quando le vette dolomitiche erano solo accumuli di sabbie e fanghi marini: due appuntamenti speciali dedicati alla paleontologia e all'evoluzione con protagonisti Ryosuke Motani, uno dei massimi studiosi al mondo di rettili marini fossili, attualmente in Italia per studiare il reperto di ittiosauro di Ortisei, e Andrea Tintori, esperto di pesci fossili e docente all'Università di Milano.

Li propongono, in dialogo fra loro, il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, il Museo Gherdëina di Ortisei e il MUSE, Museo delle Scienze di Trento.

L'assessore provinciale competente per il settore dei Musei, Florian Mussner, esprime la propria soddisfazione per la collaborazione tra il Museo Gherdeina ed il MUSE e per la presenza del noto scienziato giapponese, Ryosuke Motani, "Segno tangibile dell'importanza delle Dolomiti per la paleotologia a livello mondiale".

Martedì 8 aprile, alle ore 18.30, al Museo Gherdëina di Ortisei, Ryosuke Motani parlerà di ecologia ed evoluzione degli ittiosauri in una serata dal titolo "Ittiosauri e altri mostri marini del Triassico". L'intervento, in lingua inglese, sarà tradotto da Andrea Tintori.

Partendo dalle recenti scoperte sull'ittiosauro del Monte Seceda, in Val Gardena, il cui scheletro più completo è stato rinvenuto nel 1968 da Johann Comploj e Mainhard Strobl ed è oggi esposto proprio al Museo Gherdëina, Motani e Tintori condurranno i presenti in un viaggio alla scoperta dei fossili della regione.

Il giorno successivo, mercoledì 9 aprile, alle ore 18, i tre musei proporranno "Mostri marini: immersioni guidate nei mari del Triassico", evento a più voci al MUSE di Trento, con Ryosuke Motani, Andrea Tintori e i paleontologi del MUSE Marco Avanzini e Massimo Bernardi.

A introdurre la serata Rodolfo Coccioni, professore di paleontologia presso l'Università di Urbino e presidente della Società Paleontologica Italiana, che riunisce professionisti e appassionati di fossili e storia della vita in tutto il paese. Patrocinato dalla Società Paleontologica Italiana e dalla Società Geologica Italiana, l'evento si svolgerà nella sala conferenza situata al piano - 1 del MUSE, aula direttamente in dialogo con lo spazio espositivo dedicato alla nascita della vita e ai grandi rettili terrestri e marini; zona di alto impatto scenografico e di importante approfondimento contenutistico.

La conferenza si colloca all'interno del format MUSE Fuori Orario, che prevede l'apertura della struttura fino alle 23.
Entrambe le serate sono a ingresso libero.

Ryosuke Motani, giapponese, professore al Department of Earth Planet Sciences dell'Università della California di Davis, si è occupato soprattutto di ittiosauri, delle loro origine e della loro evoluzione durante il Triassico.

Le scoperte di Motani relative al periodo Triassico della Cina hanno dato negli ultimi anni un nuovo impulso alla ricerca sui rettili marini e non solo, facendo sorgere al riguardo parecchi interrogativi: come fecero - ad esempio - questi animali a raggiungere le dimensioni delle grandi balene odierne, e come furono in grado di cacciare a grandi profondità? Perché i rettili, dopo aver faticosamente conquistato la terraferma, ritornarono in mare proprio all'inizio del Triassico poco dopo la spaventosa crisi che quasi fece scomparire la vita dalla Terra?

La grande crisi di estinzione di massa, circa 250 milioni di anni fa, è oggetto di indagine da parte di un progetto di ricerca del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige in collaborazione con il MUSE, possibile grazie al finanziamento della Provincia autonoma di Bolzano.

Gli studi sviluppati nell'ambito del progetto hanno riaperto le discussioni su cosa sia successo ai vertebrati marini - rettili e pesci - durante la crisi che ha portato alla loro estinzione evidenziando quanto le nostre montagne dolomitiche possano essere scrigni di scoperte importanti e fornire risposte a interrogativi oggi ancora irrisolti.

FG

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