Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Siria: ritenute fattibili proposte di intervento di associazioni di volontariato per la popolazione nel nord del Paese

Le proposte pervenute all'Ufficio affari di gabinetto per un finanziamento di progetti di sostegno della popolazione nel nord della Siria presentati da associazioni di volontariato sono state valutate positivamente da Franco de Giorgi, ex primario del Pronto Soccorso di Bolzano ed esperto di cooperazione internazionale per la Provincia.

La Provincia sosterrà interventi in favore della popolazione nel Nord della Siria (Foto: syrian children relief)

De Giorgi è appena rientrato da una missione in Siria, dove nella capitale Damasco ha potuto verificare di persona la grave situazione in cui versa il paese; qui ha incontrato ministri e sottosegretari competenti per sanità, educazione e acqua, settore nei quali intende avviare, con fondi dell'Unione Europea e di altri donatori che operano in ambito umanitario (OCHA, Unicef ecc.), progetti di emergenza. Inoltre ha incontrato vari tecnici che lavorano per la Cooperazione danese e italiana e rappresentanti dell'Onu, Unicef e OCHA (responsabile per gli aiuti umanitari) con i quali ha potuto discutere il quadro attuale dell'accesso degli aiuti umanitari in Siria e delle richieste e priorità di intervento.

L'Ufficio Affari del gabinetto, competente in materia di cooperazione internazionale, ha incaricato Franco De Giorgi, in qualità di esperto e considerata la sua ultra ventennale esperienza nell'ambito del Comitato tecnico per la Cooperazione allo sviluppo della Provincia, di verificare in loco la fattibilità di alcune proposte progettuali che sono state presentate all'ufficio da parte di organizzazioni non governative italiane (Terres des Hommes, AiBi) e dalla neo costituita associazione Syrian Children Relief (SCR) con sede a Bolzano. Secondo una prima visione delle proposte formulate de Giorgi ha confermato la validità delle varie proposte che ora passeranno al vaglio degli organi competenti in Provincia. Già nel 2013 la Giunta provinciale aveva approvato il finanziamento di un progetto di emergenza a favore dei profughi siriani in Libano e Giordania. Ora c'è l'opportunità di sostenere la popolazione colpita direttamente sul territorio siriano.

L'associazione Syrian Children Relief (SCR) con sede a Bolzano, fondata da alcuni siriani emigrati e ora residenti in Alto Adige, insieme ad altri volontari altoatesini, si impegna da alcuni anni a portare aiuti umanitari in una delle zone più colpite dalla guerra, nella Regione di Idlib nel Nord della Siria, vicino ad Aleppo.  L'obiettivo principale dell'Associazione Syrian Children Relief è quello di supportare le famiglie e gli orfani presenti all'interno della Siria, che hanno perso uno o entrambi i genitori a causa della guerra, e che non hanno alcun tipo di reddito. Ad oggi SCR sostiene più di 300 famiglie, situate in 10 cittadine siriane della provincia di Idlib e numerose famiglie profughe situate nella città turca di confine, Reyhanli. L'associazione SCR sta, inoltre, implementando diversi interventi presso il campo profughi di Atma, situato in territorio siriano vicino al confine turco, che ad oggi ospita 30.000 profughi. All'interno di questo campo sono stati, in particolare, costruiti dei servizi igienici e sono stati distribuiti a 1500 bambini dei giocattoli, ben 2000 coperte, e capi di vestiario. L'impegno dell'Associazione continua costantemente attraverso la raccolta di materiale utile per la sopravvivenza delle famiglie (tra le maggiori necessità si riscontra la mancanza di materiale sanitario, indumenti e generi alimentari) e la creazione di partnership sul territorio della Provincia di Bolzano per la realizzazione di eventi di sensibilizzazione a favore della Siria. La peculiarità di quest'Associazione è legata al concetto del supporto reciproco fra famiglie. Con il passare dei mesi, infatti, è stato possibile creare una vera e propria rete di famiglie siriane e altoatesine, che danno supporto alle famiglie siriane rimaste in patria.

Nei villaggi attorno a Idlib, visitati dagli operatori di AiBi insieme a Syrian Children Relief durante una missione congiunta nel 2013, così come in tutto il nord della Siria, non c'è più alcuna attività economica, le banche e le poste sono chiuse, non ci sono connessioni telefoniche o elettriche, se non ripristinate dai gruppi armati che controllano una determinata area. Le poche attività che proseguono, vengono svolte a livello di volontariato. Ci sono insegnanti che continuano ad insegnare nelle classi oppure a domicilio, medici che assistono le persone in cliniche sotterranee. Tra le varie proposte sottoposte all'ufficio competente per la cooperazione allo sviluppo della Provincia ci sono infatti il sostegno a quattro cliniche sotterranee ed un asilo sotterraneo, la distribuzione di ceste basiche per circa 240 famiglie bisognose e di latte in polvere per circa 2000 bambini a rischio di malnutrizione, uno spazio ricreativo sotterraneo per i bambini, l'accompagnamento psicologico dei bambini che soffrono di post traumatic stress disorder, atelier/spazio laboratorio sartoriale per le mamme del villaggio per il confezionamento di maglioni e coperte. Tra i membri dell'associazione ci sono anche dei medici siriani che lavorano all'ospedale di Bolzano e presso altri ambulatori del territorio, che insieme a medici altoatesini e altri volontari che si recano anche 3-4 volte all'anno in Siria, garantiscono il monitoraggio delle attività e quindi la qualità degli interventi proposti.  

SA


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