News 2015
L'ass. Berger: soddisfazione per le proposte di riforma della politica agricola europea
La Commissione Europea ha adottato quest'oggi un pacchetto di proposte di riforma per la politica agricola comunitaria. Mentre in alcuni Stati europei la riforma promossa dal Commissario Fischler suscita proteste, "in Alto Adige", come sottolinea l'assessore provinciale all'Agricoltura, "alcune innovazioni risultano positive."
La Commissione Europea ha adottato quest'oggi un pacchetto di proposte per la riforma della Politica Agricola Comune - PAC, con l'obiettivo di rendere l'agricoltura sul territorio comunitario più competitiva e maggiormente orientata al mercato, facilitandone nello stesso tempo la semplificazione e favorendo il processo di allargamento. La proposta del Commissario europeo all'Agricoltura Franz Fischler si basa essenzialmente su cinque punti chiave, considerati dall'assessore provinciale Hans Berger, "in parte positivi per la nostra agricoltura":Il primo è il cosiddetto "disaccoppiamento", vale a dire un pagamento unico per azienda, slegato dalla produzione: "Per i contadini", spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura Hans Berger, "ciò significa una maggiore sicurezza al momento della pianificazione, dato che potranno contare su contributi annuali invariati a parità di terreno coltivato, indipendentemente dal risultato del raccolto. Questo comporterà anche un minore dispendio in pratiche burocratiche."
In secondo luogo, è prevista la "condizionalità ecologica": il pagamento di cui sopra viene infatti subordinato al rispetto di norme in materia ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere degli animali, di igiene e sicurezza sul lavoro. "In quest'ambito", sottolinea ancora Berger, "l'agricoltura altoatesina ha svolto il ruolo di precursore, prestando già da tempo particolare attenzione alla tutela dell'ambiente e della sicurezza alimentare: le norme previste non rappresenteranno quindi un peso aggiuntivo per i contadini, mentre garantiranno ancora più sicurezza ai consumatori, nel caso di generi alimentari provenienti da altri Stati europei."
Terzo punto forte della riforma - che, alla pari del quarto, troverà applicazione solo a partire dal 2007 - è una politica di sviluppo rurale più forte, con maggiori dotazioni finanziarie, nuove misure di promozione della qualità ed aiuti per conformarsi alle norme di produzione UE. Il quarto prevede invece la "riduzione progressiva" dei pagamenti diretti per le aziende di grandi dimensioni, in modo da ricavarne risorse supplementari da destinare allo sviluppo rurale. "Questo tuttavia non riguarda le aziende che incassano pagamenti diretti per una cifra inferiore a 5.000 euro", spiega Berger, "vale a dire un consistente numero di aziende altoatesine che ricevono questi contributi."
Il quinto ed ultimo punto chiave del pacchetto sarà accolto in maniera particolarmente positiva in Alto Adige, perché riguarda la revisione della politica di mercato della PAC con, fra l'altro, una riforma nel settore del latte: "È previsto", specifica l'assessore Berger, "il mantenimento fino al 2014/2015 del sistema delle quote latte, e questo significa per noi una positiva prospettiva di lungo periodo cui fare riferimento. È vero che le quote verranno abbassate negli anni 2007 e 2008 dell'1 per cento, ma non si verificherà la temuta demolizione dell'intero sistema. Se questo accadesse, sarebbe inevitabile una forte concorrenza sui prezzi nel settore del latte, che comprometterebbe l'intera agricoltura di montagna."
MC