Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: commissione elettorale farà chiarezza sul voto per corrispondenza

La novità del voto per corrispondenza, inserita per la prima volta dalla legge che regola le elezioni di fine ottobre, sta creando qualche problema di interpretazione. In maniera particolare per quanto riguarda gli elettori temporaneamente residenti fuori Provincia. Sul punto, la Giunta ha chiesto alla commissione elettorale di fare chiarezza in maniera definitiva ed inequivocabile.

I dubbi interpretativi, invece, non riguardano il voto degli altoatesini residenti all'estero che si sono iscritti all'AIRE, l'apposito registro anagrafico. Tutti, infatti, sono stati contattati e hanno già ricevuto le informazioni necessarie sulle modalità del voto per corrispondenza, fermo restando che i residenti all'estero possono comunque optare per il voto "classico" presso il proprio comune di origine: in questo caso, però, occorre presentare una richiesta scritta entro il 27 settembre, e non è previsto alcun contributo alle spese di viaggio.

Per gli altoatesini temporaneamente residenti all'estero, principalmente per motivi di studio e lavoro, ma non iscritti al registro AIRE, c'è comunque la possibilità di sfruttare il voto per corrispondenza compilando il modulo da scaricare dalla homepage http://elezioni.provincia.bz.it e inviandolo entro il 27 settembre ai propri comuni di origine indicando un indirizzo al quale recapitare il materiale necessario.

"Un punto ancora da chiarire - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - riguarda invece quegli altoatesini che il giorno delle elezioni si trovano temporaneamente all'estero perchè in vacanza. Anche per loro potrebbe esserci la possibilità di seguire il medesimo iter, ma dovrebbero avere il tempo di ricevere all'indirizzo indicato il materiale per il voto postale, e anche il tempo di rispedire tutto entro il 25 ottobre, giorno in cui dovranno essere depositati tutti i voti dati per corrispondenza".

Su questo tema, Durnwalder ha ribadito che "un'interpretazione definitiva e inequivocabile dovrà essere data non dalla Giunta provinciale, bensì dalla commissione elettorale, composta da giudici, che dovrebbe riunirsi a breve per analizzare tutte le tematiche legate al voto per corrispondenza".

mb


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