Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Bloccati in attesa di analisi i lavori all'edificio “ex Cassa malati” a Bressanone

Nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio “ex Cassa malati” in via Roma a Bressanone è emersa la presenza di una vecchia pavimentazione in vinil-amianto. I lavori sono stati sospesi in attesa di analisi. Il Dipartimento ai lavori pubblici sottolinea che non vi sono pericoli per la salute pubblica.

L’edificio “ex Cassa malati” in via Roma a Bressanone

Il Dipartimento ai lavori pubblici e patrimonio informa che nel mese di giugno sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell'edificio "ex Cassa malati" in via Roma a Bressanone.  

Nel corso dei lavori di rimozione della pavimentazione, grazie alla collaborazione ed all'esperienza dei tecnici dell'Ispettorato del lavoro della Provincia, è emersa la presenza di una vecchia pavimentazione in vinil-amianto, che era stata coperta da altre tipologie di pavimentazioni, eseguite nei vari interventi di ristrutturazione in anni precedenti.

I tecnici hanno stabilito che l'entità del rilascio di fibre libere da parte della pavimentazione in vinil-amianto risulta essere molto contenuta, se non assente, ed hanno comunque provveduto alla messa in sicurezza del sito attuando tutte le misure protettive possibili atte ad evitare l'eventuale dispersione in atmosfera delle fibre.

I lavori di demolizione dell'edificio "ex Cassa malati" sono stati temporaneamente sospesi per dar modo agli uffici competenti di effettuare gli opportuni accertamenti e di analizzare i campioni prelevati.

I dati ad oggi raccolti (26 agosto) confermano quanto già noto ai tecnici e cioè che i pavimenti in vinil-amianto di per sé non costituiscono un problema di salute pubblica e che i lavori di rimozione, condotti con procedure e tecniche di facile applicazione, saranno in grado di evitare la contaminazione ambientale da parte delle fibre di amianto.

I lavori nel cantiere proseguiranno quando il piano degli accertamenti sarà completato e non appena sarà definita la procedura più corretta per lo smaltimento in sicurezza del materiale in questione.

Il Dipartimento sottolinea che il cantiere è protetto da recinzione e le macerie sono al sicuro; per le persone esterne al cantiere, in particolare per collaboratori e pazienti del distretto socio-sanitario, nonché per le persone degli edifici limitrofi non c'è alcun pericolo.

I tempi per dare il nullaosta all'accesso del cantiere possono essere pronosticati in cinque settimane: entro due settimane verrà effettuato il sopralluogo con la ditta, offerta, elaborazione ed approvazione del piano di lavoro; nelle successive due settimane verranno eseguiti i lavori ed infine sarà necessaria un'ulteriore settimana per le analisi finali e le dichiarazioni relative al nullaosta.

FG


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