Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Utilizzo fondi UE per lo sviluppo rurale: Alto Adige al vertice in Italia

Le Regioni italiane rischiano di perdere non meno di 600 milioni di euro di risorse comunitarie riferite ai programmi di sviluppo rurale a causa della lentezza nella spesa dei fondi UE. Non però in Alto Adige: oltre l'83% dei mezzi per il FEASR sono già stati liquidati, un dato che pone la Provincia di Bolzano ai vertici nazionali.

In una lettera al ministro per le politiche agricole Nunzia De Girolamo il commissario Ue Dacian Ciolos ha evidenziato il rischio per le Regioni italiane di perdere i finanziamenti comunitari sul fondo FEASR per 12 programmi di sviluppo rurale, a causa della bassa efficienza di spesa e del mancato avanzamento dei progetti. L'UE ricorda che dovrà ridurre le risorse assegnate se entro fine anno le Regioni non saranno in grado di spendere circa 1,1 miliardi di euro per progetti legati allo sviluppo rurale. In Alto Adige la situazione è decisamente diversa: "La lettera del commissario UE non ci riguarda perché abbiamo già impegnato tutti i fondi assegnati e già liquidato oltre l'80% della spesa", conferma il presidente della Provincia Luis Durnwalder.

Lo stato di avanzamento della spesa in Alto Adige dei mezzi UE previsti nel settore fino al 2015 è dell'83,14% e colloca l'Alto Adige al primo posto tra le Regioni italiane, seguito dal Trentino (74%) e dalla Lombardia (71%). "La Provincia di Bolzano, infatti, è stata con l'Emilia Romagna la prima a presentare il programma regionale in materia di sviluppo rurale e ha potuto attivarsi rapidamente per concretizzare i progetti", spiega Paolo Fox, direttore dell'Ufficio fondi strutturali UE in agricoltura. Inoltre si è fatto tesoro dell'esperienza del periodo di finanziamento precedente, di un'amministrazione il più possibile digitalizzata e dei controlli sulle singole misure. "C'erano tutte le condizioni per investire anche di più, ma in base all'assegnazione statale dei fondi non ci spettano ulteriori risorse", aggiunge Fox. Nessun problema neppure per il 17% di spesa ancora in sospeso: si tratta di progetti di investimento di grosse dimensioni che non sono ancora stati ultimati o contabilizzati.

 

pf


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