Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: no nuove gare per energia, valutare settimana in più di scuola

No alla richiesta di nuove gare per l'assegnazione delle concessioni idroelettriche, apertura alla possibilità di aumentare le settimane di scuola da 35 a 36, "ma solo con un accordo fra Provincia, comuni e parti sociali". Queste le risposte della Giunta provinciale alle richieste presentate dall'assemblea generale del Consorzio dei Comuni.

Durante la recente assemblea generale del Consorzio dei Comuni svoltasi a Bolzano, sono state avanzate una serie di richieste alla Giunta provinciale, che questa mattina (21 maggio) ne ha discusso nel corso della seduta settimanale. Per quanto riguarda la delicata materia dell'energia, il presidente Luis Durnwalder ha ribadito il no dell'esecutivo alla proposta di bandire nuove gare per l'assegnazione delle concessioni di derivazione idroelettrica. "Vogliamo continuare a trattare in sede extragiudiziale con gli operatori pubblici e privati coinvolti nella vicenda - ha spiegato Durnwalder citando su tutti AE e il Consorzio elettrico della Venosta - per cercare di arrivare ad un accordo che eviti i processi. La linea da seguire resta quella tracciata dal parere del consulente Giuseppe Caia, con il riesame degli atti precedenti alle alterazioni". Solo in caso non venisse trovato un accordo, e solo se il Tribunale non accettasse la proposta elaborata da Caia, la Provincia si vedrà costretta ad accettare l'indizione di nuove gare che, secondo Durnwalder, "rappresentano un rischio per tutti: non so se saremo in grado di resistere di fronte alla eventuale presenza dei giganti dell'energia francesi o germanici".

Altro tema affrontato, quello relativo alla scuola, con le richieste provenienti dai Comuni di inserire una settimana di lezioni in più (si passerebbe da 35 a 36) a giugno o settembre per ridurre i rientri pomeridiani che provocano problemi sia a livello di mense, sia a livello di attività extrascolastiche. Su questo punto, il presidente Durnwalder ha annunciato una "prudente apertura, tenendo conto delle prescrizioni statali ed europee. Dopo l'esperienza di quest'anno vorremmo tirare le somme e insediare una commissione mista che valuti sia i risultati che le proposte. Paesi confinanti come Svizzera e Austria spalmano l'anno scolastico su più settimane, dunque c'è tecnicamente la possibilità di fare qualcosa, ma in ogni caso vogliamo procedere in accordo fra Provincia, Comuni e organizzazioni sindacali".

mb


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