Varie | 22.04.2013 | 14:02

Dalla Giunta: prati del Talvera, uso dei defibrillatori, terapie antiallergiche

Un'intesa con il Comune per quanto riguarda la gestione e la sicurezza della zona dei prati del Talvera nei pressi del Museion, la possibilità anche per i soccorritori volontari di utilizzare i defibrillatori negli interventi di pronto soccorso, la somministrazione di terapie antiallergiche. Questi gli altri temi trattati oggi (22 aprile) dalla Giunta provinciale.

Prati del Talvera

Forse non tutti lo sanno, ma la proprietà dei prati del Talvera, a Bolzano, è della Provincia, la quale ha il compito di garantire la sicurezza idrogeologica di tutta la zona attorno al fiume, considerata il vero e proprio "polmone verde" della città. La responsabilità, per la precisione, è in capo all'Ufficio sistemazione bacini montani nord, "il quale - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - chiede un maggiore coordinamento con il Comune di Bolzano per quanto riguarda gli interventi relativi, ad esempio, alla creazione di parchi da gioco, aree cani o altro ancora. Non vogliamo certo creare un "casus belli", visto che l'area è da considerarsi come un bene pubblico a disposizione della collettività, ma siamo convinti che sia necessario un maggiore coordinamento con gli interventi del Comune. Per questo motivo la Giunta provinciale ha incaricato il direttore della Ripartizione opere idrauliche, Rudolf Pöllinger, di elaborare d'intesa con il Comune un piano per gli interventi e la gestione della zona attorno al Museion".

Uso dei defibrillatori

In futuro anche gli operatori volontari impegnati negli interventi di pronto soccorso potranno utilizzare il defibrillatore. Lo ha deciso oggi (22 aprile) la Giunta provinciale. "Tutto ciò - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - a condizione che l'operatore abbia alle spalle un numero minimo di interventi, che è stato quantificato in 15, e almeno 90 ore di formazione specifica".

Terapie antiallergiche

Le allergie rappresentano uno dei problemi sanitari che, negli ultimi anni, hanno fatto registrare il maggior tasso di diffusione tra la popolazione. Nei casi particolarmente gravi, la Provincia di Bolzano ha deciso di venire incontro ai pazienti fornendo loro i vaccini per le terapie iposensibilizzanti. Al paziente, in sostanza, viene iniettato l'allergene in piccole dosi per un periodo prolungato, in modo da consentire lo sviluppo di misure difensive da parte dell'organismo. La delibera, inoltre, comprende anche le siringhe di adrenalina autoiniettanti per quanto riguarda i pazienti a rischio di shock anafilattico. "Per la Provincia ciò comporterà una spesa di 400mila euro - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - che in linea teorica non eravamo tenuti a sostenere. Ad ogni modo si tratta di un costo sempre inferiore rispetto a quello che avremmo dovuto affrontare in caso di ricovero ospedaliero per i casi considerati a maggiore rischio".

mb