Giornata dell’Autonomia 2014

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Inaugurata la mostra itinerante “Vedere ed essere visti“

Nel periodo dal 23 aprile al 9 maggio 2013 si svolgerà la quinta edizione delle Giornate "Verso una cittadinanza attiva“ che quest’anno avranno come tema specifico “Mass media. Forma mentis”. L’inaugurazione della mostra itinerante si è svolta oggi pomeriggio (22 aprile) presso la sede della LUB di Bolzano.

L'assessore Christian Tommasini nel corso dell'inaugurazione della mostra alla LUB

Nel periodo dal 23 aprile al 9 maggio 2013 si svolgerà la quinta edizione delle Giornate "Verso una cittadinanza attiva" che quest'anno avranno come tema specifico "Mass media. Forma mentis".

Nell'ambito di queste iniziative è stata inaugurata oggi pomeriggio (22 aprile) presso la sede della LUB di Bolzano la mostra itinerante "Vedere ed essere visti. Fotografia partecipata con profughi", un progetto sostenuto dalla Ripartizione Famiglia e Politiche Sociali (che è responsabile dell'area "Rifugiati") insieme alle Intendenze scolastiche dei tre gruppi linguistici e l'Ufficio Educazione Permanente della Ripartizione Cultura tedesca. Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, il rettore della LUB, Walter Lorenz, Luca Critelli, direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Brigitte Foppa, dell'Ufficio educazione permanente, in rappresentanza dell'assessora Sabina Kasslatter Mur, gli intendenti Peter Höllrigl e Roland Verra.

L'antropologa Elisabeth Tauber della Libera Università di Bolzano ne ha curato la consulenza scientifica. Il fotografo Georg Hofer ha visitato con i profughi della struttura "Fischerhaus" di Vandoies, gestita dall'Associazione Volontarius di Bolzano, vari luoghi dell'Alto Adige e ha dato loro una macchina fotografica. I profughi, proprio nell'ottica della fotografia partecipata, hanno scelto un proprio linguaggio visivo per indagare il loro ruolo in un Paese straniero e per documentare il loro modo di venire in contatto con questo nuovo mondo.

Chi visita la mostra può così seguire il viaggio di scoperta dei profughi e cominciare a comprendere cosa significhi avvicinarsi ad un mondo sconosciuto ed essere confrontati con il proprio "essere straniero", il proprio passato e l'esperienza dello sradicamento, nonché con il vissuto di un cambiamento radicale.

Nella parte della mostra intitolata "Ways to Vintl - Vie verso Vandoies", partendo dalla documentazione fotografica della realtà quotidiana a Vandoies, Georg Hofer ha ripercorso il viaggio "a ritroso" attraverso la fotografia e raccontato attraverso le immagini la storia personale di alcuni profughi; tra febbraio e marzo 2013 il fotografo ha percorso in prima persona e documentato alcune tappe del loro viaggio.

Nel corso della cerimonia il vicepresidente Tommasini ha sottolineato l'esigenza, anche in un periodo di crisi e di insicurezza come l'attuale, di mantenere aperta verso l'esterno la nostra "piccola Heimat" per accogliere coloro che vivono esperienze così dure e traumatiche nei loro Paesi d'origine. 

L'intendente Peter Höllrigl ha sottolineato l'importanza della mostra per stimolare la riflessione e l'approfondimento riguardo a tematiche così importante coinvolgenti come l'immigrazione e la fuga da Paesi dilaniati dalla guerra.

Anche il rettore Walter Lorenz ha quindi posto l'accento sull'importanza di rendere visibili e tangibili le persone migranti, i profughi e coloro che fuggono dai loro Paesi riportando in maniera vera ed autentica le loro voci, i loro stati d'animo, la loro realtà umana.

La mostra persegue i seguenti obiettivi: fornire informazioni sulla vita quotidiana dei rifugiati; promuovere la riflessione sui propri atteggiamenti e sulle proprie opinioni rispetto al tema dei rifugiati; stimolare l'analisi del proprio modo di porsi rispetto all'essere straniero; rendere possibile la scoperta di diversi punti di vista rispetto a ciò che è ritenuto ovvio e abituale.

L'allestimento si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado e professionali, agli studenti universitari, ad istituzioni educative e centri giovanili, enti pubblici e Comitati per l'educazione permanente. La mostra è costituita da 7 colonne (di roll up avvolgibili) e da un tappeto di tessuto sintetico. Sei pareti pieghevoli sono a disposizione per documentare la fuga dall'Africa verso Vandoies.

Un libretto di accompagnamento in tre lingue offre alcuni contributi scientifici sul tema e materiale informativo per approfondimenti e letture successive; il materiale didattico per le scuole verrà messo a disposizione sulla pagina Web dedicata al progetto "Verso una cittadinanza attiva" a partire dall'autunno 2013.

Fino al 19 di maggio la mostra sarà visitabile presso l'università, successivamente si potrà avere in prestito facendone richiesta all'Ufficio Educazione Permanente della Ripartizione Cultura tedesca (mailto:brigitte.foppa@provinz.bz.it, Tel. 0471.413397/95). Tutte le informazioni sono reperibili al sito www.provinz.bz.it/cittadinanza-attiva.

 

 

FG

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