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Cerficazione chirurgia oncologica per garantire qualità di intervento alla popolazione

La proposta per la certificazione della chirurgia onocologica approvata dalla Giunta provinciale (28.01.2013) è stata presentata oggi, martedì 29 gennaio, dall'assessore provinciale alla sanità Richard Theiner, assieme al direttore sanitario Oswald Mayr e Luca Armanaschi della direzione dell'Azienda sanitaria.

Cerficazione chirurgia oncologica: presentata la prioposta

Come ha sottolineato l'assessore provinciale Richard Theiner "abbiamo una grande responsabilità verso le persone malate di tumore (3.226 persone nel 2011 in provincia di Bolzano, 9 persone al giorno con diagnosi di turmore) ed è necessario creare le condizioni migliori per affrontare al meglio le patologie tumorali creando le condizioni per garantire la diagnosi e la cura migliori. La politica e l'amministrazione devono mostrare responsabilità e coraggio oltre la logica delle lobbies".
Come ha detto il direttore sanitario Oswald Mayr la certificazione della chiururgia oncologica si è dimostrato uno strumento efficace per ridurre le percentuali di morte (ogni anno in Alto Adige sono circa 1.400 i decessi per tumore;  i tumori costituiscono la seconda maggiore causa di morte in provincia di Bolzano). Nelle realtà territoriali confinanti vengono già applicate tali certificazioni riconosciute a livello nazionale ed internazionale e per il cui ottenimento è necessario il rispetto di precisi standard.
Per tale ragione, e non perché lo impone l'Unione Europea , come ha detto l'assessore Theiner, è opportuno giungere alla certificazione secondo criteri e standard internazionali. È importante garantire la qualità delle strutture e degli operatori anche in vista della liberalizzazione che, dall'ottobre 2013, consentirà ai pazienti di scegliere non solo di recarsi in strutture di altre realtà regionali italiane, ma anche all'estero.
Una commissione di esperti insediata ad hoc il 26 giugno 2010 ha analizzato i casi trattati negli ultimi tre anni nelle sette strutture ospedaliere provinciali.
Guardando i dati statistici emerge che nel 2011 il 93 per cento delle operazioni di tumori sono state eseguite nei tre ospedali maggiori e presso l'ospedale centrale (Merano, Bressanone, Brunico e Bolzano), mentre il 6,7 per cento in quelli periferici (Silandro, San Candido e Vipiteno).

Come ha affermato l'assessore Theiner le operazioni oncologiche in futuro si concentreranno sui quattro ospedali dove esse finorasono state eseguite con maggior frequenza e che devono ottenere l'opportuna certificazione secondo gli standard qualitativi necessari. Ciò non significa che gli ospedali periferici saranno esclusi; come ha proseguito Theiner essi continueranno ad essere una parte importante nell'attività di rete. 
Per ottenere la certificazione, come ha spiegato Luca Armanaschi della direzione dell'Azienda sanitaria, è necessario il rispetto delle soglie di struttura previste per specifica patologia, il rispetto delle soglie professionali previste per singolo chirurgo, la griglia degli indicatori (circa 25 dalla diagnosi alla riabilitazione) per ogni paziente oncologico, nonché la collaborazione in rete degli specialisti coinvolti per le varie specialità cliniche (tumor boards). In sede di prima certificazione la soglia di struttura può essere ridotta fino al massimo del 20 per cento. Per quanto attiene gli indicatori professionali, ad esempio per il carcinoma della mammella significa che i singolo operatori chirurgici dedicati dovranno garantire 50 interventi chirurgici all'anno, dei quali almeno 25 in qualità di primo operatore ed i rimanenti svolti in qualità di tutor in ambito formativo delle nuove leve.

SA

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