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Giunta approva il Piano di settore delle dipendenze: tre priorità

Prevenzione, terapia-riabilitazione, interventi sociali: sono le tre priorità operative su cui poggia il Piano di settore delle dipendenze 2013-2018, approvato ieri (21 gennaio) dalla Giunta provinciale su proposta dell'assssore alle politiche sociali Richard Theiner.

Il Piano delle dipendenze fissa i pilastri dell'azione nel settore delle dipendenze, i metodi di lavoro e i servizi per i prossimi cinque anni. Varato ieri dalla Giunta provinciale, si basa su tre priorità operative intrecciate: la prevenzione, la terapia-riabilitazione, gli interventi sociali. "Nel Piano di settore dipendenze sono state incorporate le esperienze di tutti i servizi in Alto Adige e le basi scientifiche del lavoro nazionale e internazionale", spiega l'assessore Theiner, sottolineando che il documento è frutto dell'intensa collaborazione tra Ufficio persone con disabilità, Ufficio distretti sanitari e tre gruppi di lavoro composti d' esperti di enti pubblici e privati operanti nel settore. Il rettore della Libera Università di Bolzano Walter Lorenz ha accompagnato i lavori sul piano scientifico.

Prima priorità del Piano è la prevenzione intesa come processo a lungo termine che mira direttamente e indirettamente alla promozione della salute: a questo scopo sarà perfezionata la campagna contro l'abuso di alcol e tabacco, ma sono previste anche iniziative selettive contro l'abbandono scolastico. Inoltre il Piano affronta la sicurezza sulle strade e sulle piste da sci e si occupa in modo specifico anche del tema attuale del gioco d'azzardo, prevedendo un finanziamento trasversale per potenziare gli interventi trattamentali, del sostegno di gruppi di mutuo aiuto e di una campagna informativa.

La seconda priorità nella lotta contro le dipendenze si indirizza al campo della terapia e della riabilitazione. Si prevede di rafforzare la già esistente rete di servizi, ottimizzando i percorsi di trattamento, e di migliorare i trattamenti garantendo ad esempio un adeguato trattamento di disassuefazione in regime residenziale per le farmacodipendenze o potenziando il trattamento del gioco patologico d'azzardo.

Infine come terza priorità il lavoro terapeutico viene integrato e sostenuto da interventi sociali per prevenire un' uscita dal contesto sociale della persona dipendente. Per questo è importante il lavoro delle cooperative sociali nell' ambito dell'inserimento lavorativo. Nel Piano si punta a predisporre anche un'offerta capillare di streetwork, l'ampliamento di strutture notturne e di forme residenziali assistite per persone socialmente emarginate. Indispensabile diventano la promozione dei gruppi di auto mutuo aiuto e di progetti innovativi per il tempo libero e l'incoraggiamento del volontariato.

Per l'assessore provinciale Theiner "il Piano di settore delle dipendenze rappresenta una buona base, sulla quale costruire e lavorare: mette al centro la persona, evidenzia la prevenzione e descrive delle misure adatte per far fronti ai vari stadi della malattia. Le misure sociali inoltre servono a dare prospettive durante e dopo il superamento della patologia." Non sono previste delle misure repressive: "Nessuno è completamente esonerato dal fenomeno della dipendenza, può colpire tutte le fasce d'età e tutti i gruppi sociali. Il Piano di settore offre impulsi importanti per migliorare e ampliare il lavoro già avviato e costituisce un'ottima base per potenziare il lavoro di rete sul territorio e le risorse esistenti. L'obiettivo è quello di raggiungere chi ha bisogno nelle singole situazioni e di dare delle risposte flessibili", conclude l'assessore.

pf


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