News 2015
Conciliare il lavoro in azienda con la famiglia: progetto-pilota della Provincia
La Provincia autonoma punta a trasferire in Alto Adige, e con possibilità di estenderlo a livello nazionale, un nuovo modello di "audit famiglia e lavoro": si tratta di verificare l'effettivo rispetto da parte dei datori di lavoro, sia pubblici che privati, delle esigenze familiari dei propri dipendenti.
Il progetto, che ha preso avvio in questi giorni con un workshop tenutosi a Vienna presso il Ministero austriaco per la sicurezza sociale, è finanziato dalla Commissione Europea e si pone come obiettivo la promozione di interventi che permettano una vera conciliazione tra vita familiare e vita professionale. Al progetto partecipa anche la Provincia autonoma di Bolzano attraverso l‘assessorato al Servizio sociale. Al vertice di Vienna erano presenti, su incarico dell'assessore Otto Saurer, il direttore dell‘Ufficio famiglia, donna e gioventù Eugenio Bizzotto e la referente del settore famiglia dello stesso ufficio Maria Cristina Ghedina. Altri Paesi partner sono Austria, Germania e Francia.L’iniziativa europea si propone di rendere le politiche di gestione del personale da parte delle imprese realmente conformi ai bisogni dei lavoratori che devono conciliare gli impegni di cura ed educazione dei figli con quelli professionali. In Germania ed in Austria esistono già da anni appositi "centri-servizi" di audit che su richiesta espressa degli imprenditori conducono un‘analisi della situazione esistente all‘interno dell‘impresa, prendendo in particolare in esame i tempi, il luogo e i processi di lavoro, le misure di sviluppo del personale, gli eventuali servizi per le famiglie già presenti in azienda, la politica di comunicazione aziendale, ecc. La verifica si conclude con l‘elaborazione di una serie di misure da sviluppare nell‘arco di tre anni al fine di migliorare la situazione dei dipendenti. Le aziende che si sottopongono a questo esame ricevono un certificato "Audit famiglia e lavoro" che attesta la disponibilità dell‘impresa ad attivarsi nell‘interesse dei propri collaboratori e collaboratrici.
Se per i dipendenti i vantaggi derivanti da questo processo possono essere quindi assai significativi, altrettanto vale per l’imprenditore sensibile, che vede aumentare la produttività interna, ridursi il numero delle assenze e il turn over dei dipendenti.
Il progetto avviato dalla Provincia in Alto Adige prevede a dicembre la costituzione di un "gruppo-guida" di esperti locali che avrà il compito di analizzare le buone pratiche già esistenti al fine di adeguare i modelli di audit alla realtà italiana. In una fase successiva sono previste la formazione di esperti che fungeranno in futuro da consulenti per le aziende e una prima applicazione sperimentale del processo di verifica. La fine del progetto è programmata per dicembre 2003, nei prossimi mesi i rappresentanti della Provincia autonoma dovranno relazionare ai colleghi degli altri Paesi sullo stato di avanzamento del progetto.
pf