Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Notevole interesse per la conferenza del direttore del Museo di Castel Tirolo

”La rapa e la patata – un contributo alla storia dell’alimentazione tirolese“ è questo il titolo della conferenza tenuta nei giorni scorsi ai giardini di Castel Trauttmansdorff dal direttore del Museo di Castel Tirolo, Siegfried de Rachewiltz, nell’ambito della mostra mostra temporanea ”Radici, tuberi & Co. – Il prodigioso mondo invisibile”.

La curatrice dei Giardini Karin Kompatscher, il direttore del Museo storico culturale, di Castel Tirolo, Siegfried de Rachewiltz e la direttrice marketing, Heike Platter

Sulle rape e le patate, che ci sembrano oggi così comuni e familiari, Siegfried de Rachewiltz, direttore del Museo storico-culturale di Castel Tirolo, ha saputo riferire vivacemente la grande importanza che questi alimenti hanno per la regione.

"I crauti e, nello specifico, le nozioni sulla fermentazione di rape e cavoli erano quindi presupposti fondamentali per lo sviluppo di potenti stirpi nobiliari nelle regioni alpine.

Senza rape e crauti anche i conti di Tirolo avrebbero avuto grandi difficoltà nel provvedere per tutto il periodo invernale al sostentamento della loro corte e delle numerose persone al loro servizio", ha spiegato Siegfried de Rachewiltz nella sua presentazione. Nella contea del Tirolo era prassi comune che i contadini dovessero approvvigionare di rape i propri feudatari.

Questa consuetudine si spiega con l'enorme fabbisogno di crauti da parte di monasteri e castelli: era l'unica verdura disponibile nei mesi invernali in quantità sufficienti ad accompagnare carne e canederli.

"Al contrario della rapa, sappiamo ben poco della molto più recente coltivazione della patata in Tirolo. Le truppe di liberazione tirolesi del 1809 si sono nutrite saltuariamente, ma certamente con riluttanza, delle cosiddette "Grundbirnen" (pere di terra); ma solo le grandi carestie del 1816/17 e del 1846/47 aiutarono il malvisto tubero a farsi breccia nell'alimentazione.

Quanto fosse inizialmente profonda l'avversione dei tirolesi nei confronti del "tubero americano" lo testimonia anche la "rivolta dei domestici" a Rodendo nel 1802", ha spiegato de Rachewiltz.

L'origine del tubero inizialmente così poco amato vengono tramandate da racconti leggendari - come per esempio quello che narra di tre contadini di Marlengo che intorno al 1680 riportarono dal mercato di Bolzano una patata e la piantarono nei loro campi.

Oppure quello della contadina di Funes che sul ciglio della strada raccolse una patata da cui più tardi avrebbe coltivato la famosa varietà detta "Pineider"-Kartoffeln; in realtà la più antica documentazione scritta risale al tardo XVIII secolo.

Le prime tracce della coltivazione delle patate in Tirolo si ritrovano in Trentino, nella Oberinntal e sui masi d'alta montagna della Val Venosta.

FG


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