Giornata dell’Autonomia 2014

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Costi della politica e riforma del Titolo V: Berger a Roma, rispetto dell'autonomia

Sì alla riduzione dei costi della politica, no a tagli decisi unilateralmente e alla riforma del Titolo V della Costituzione come prospettata dal Governo: è quanto emerso oggi (10 ottobre) a Roma nella seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni allargata ai presidenti dei Consigli regionali. “Come le altre Regioni, siamo pronti a contribuire ma nel quadro di una collaborazione con il Governo che rispetti le competenze della Provincia di Bolzano e la sua autonomia”, ha ribadito il vicepresidente Hans Berger.

In rappresentanza della Giunta provinciale, il vicepresidente Berger è intervenuto a Roma alla seduta straordinaria dei Governatori "per confermare da un lato la volontà di compartecipare alla riduzione dei costi della politica, dall'altro per ribadire la necessità di tutelare i diritti dell'autonomia speciale e la difesa delle competenze statutarie." Forte preoccupazione è stata espressa da Berger per l'ultima decisione del Governo - al lavoro sulla legge di stabilità - di incrementare i tagli richiesti alle Regioni, "che sarebbero quantificati in ulteriori 500 milioni di euro per le autonomie speciali, vale a dire tra i 50 e i 60 milioni aggiuntivi per la Provincia di Bolzano." Una nuova misura che, se confermata, richiederebbe un'altra correzione al ribasso del bilancio provinciale con conseguenze per i servizi ai cittadini, sanità compresa. "La Provincia non intende accettare questa nuova decisione unilaterale, senza la prescritta intesa, e si attiverà per ottenere i chiarimenti necessari, perchè la compartecipazione al risanamento deve avvenire secondo criteri di equità", ha assicurato Berger. La Conferenza delle Regioni ha intanto chiesto un incontro urgente con il Governo sulle modalità di attuazione del provvedimento.

Il secondo tema trattato nel vertice ha riguardato la riforma del Titolo V della Costituzione prospettata dal Governo con un disegno di legge "che è ancora solo una proposta, ma che lascia intravedere un abbandono della strada abbozzata del federalismo per un ritorno al centralismo", commenta il vicepresidente Berger. La Conferenza delle Regioni ha espresso anche dubbi su una possibile attuazione di questo progetto di riforma, "ma il segnale del Governo è di per sé preoccupante, anche solo pensando alle competenze che il ddl assegnerebbe alla legislazione esclusiva dello Stato come la finanza pubblica, l'istruzione, l'energia, il turismo." Nel suo intervento a Roma Berger ha ricordato che se sul piano amministrativo si è riscontrato il cattivo funzionamento di alcune Regioni, "non per questo bisogna penalizzare quelle virtuose o efficienti." Sulla questione si attende ora di vedere come si sviluppa l'iter dell'annunciato ddl fino all'eventuale approdo in Parlamento. Le autonomie speciali hanno comunque ribadito la volontà di fare fronte comune a tutela delle proprie prerogative.

pf


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