Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Zone produttive, miglior utilizzo delle risorse e aree sovracomunali

Il terreno edificabile, in Alto Adige, rappresenta una risorsa molto preziosa, in maniera particolare quando si parla di zone produttive. Per questo motivo, il Dipartimento dell'assessore provinciale Thomas Widmann e il BLS puntano su un miglior utilizzo delle risorse già esistenti, e su un'assegnazione sovracomunale delle aree disponibili prendendo spunto dal progetto di localizzazione economica STEP.

In Provincia di Bolzano sono 1125, per un totale di 1820 ettari, le zone produttive, le quali occupano circa lo 0,25% della superficie totale del territorio altoatesino. Circa l'87% delle zone produttive (975) occupano un'area inferiore ai 3 ettari, 130 si estendono per una superficie compresa fra i 3 e i 12,5 ettari, e solo 20 sono più grandi. "La sfida principale - spiega Thomas Widmann, assessore competente in Giunta provinciale - è quella di sostenere lo sviluppo economico senza intaccare il paesaggio". E proprio questo è l'obiettivo del progetto di localizzazione economica STEP, che punta a coinvolgere le singole amministrazioni municipali spingendole a riflettere sull'opportunità di creare zone produttive sovracomunali. "Le zone di interesse provinciale riguardano solo 320 ettari - prosegue Widmann - tutto il resto è di competenza dei comuni, che in futuro dovranno sempre più immaginare di unire le forze per gestire e amministrare assieme le aree".

Il progetto STEP, sostenuto dalla Provincia, dal Consorzio dei Comuni e dal BLS (Business Location Südtirol), non si limita però a garantire una gestione più efficiente del territorio, ma vuole portare ai singoli comuni dei vantaggi in termini di competitività. "In tempi caratterizzati da una concorrenza sempre più elevata per la localizzazione economica - sottolinea Thomas Widmann - la chiave è rappresentata dalla collaborazione. Nel settore delle aree produttive, ciò si traduce nella necessità per i comuni di guardare oltre i propri piccoli confini e di lavorare su spazi più grandi". Sono questi, infatti, i 20 spazi funzionali individuati nel corso del progetto STEP, e nei quali è stato suddiviso il territorio altoatesino: si tratta di aree che comprendono da 2 a 10 comuni economicamente e geograficamente affini. "Ci sono già stati i primi workshop in Val Pusteria, Valle Aurina, Val d'Isarco e Val d'Adige - spiega il direttore del BLS Ulrich Stofner - e i primi riscontri sono più che positivi. Una volta conclusa questa fase il progetto prenderà concretamente corpo con l'operatività delle misure pensate".

STEP, in ogni caso, non è l'unico progetto di localizzazione economica portato avanti dal BLS, che punta anche tramite la creazione di una banca dati delle proprietà, a diffondere una cultura tale da garantire una gestione più intelligente del territorio, a partire da una drastica riduzione degli spazi non utilizzati. "Gli stessi imprenditori - conclude l'assessore Widmann - devono essere incentivati ad utilizzare le risorse in maniera più efficiente anche tramite misure di sostegno mirate. Sul tavolo ci sono già diverse proposte, tutte con l'obiettivo prioritario di migliorare la qualità nella pianificazione e nella gestione delle zone produttive".

mb


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