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Test ok per l'asfalto silenzioso, Mussner: "Alternativa alle barriere antirumore"

Nella lotta contro l'inquinamento acustico, la Provincia di Bolzano punta sull'innovazione. Un anno fa un tratto della statale della Val Venosta è stato asfaltato con un composto ottenuto riciclando vecchi pneumatici, e il periodo di test ha dato risultati positivi facendo registrare sino a 4 decibel di rumore in meno. "Può diventare un'alternativa conveniente ed efficiente rispetto alle barriere", commenta l'assessore Florian Mussner.

Il tratto di strada interessato dalla sperimentazione è lungo 400 metri, ed è situato tra gli abitati di Vezzano e Coldrano, in Val Venosta. L'asfalto utilizzato è frutto di un mix tra composti bituminosi e pneumatici fuori uso triturati e riciclati, e i test sull'impatto acustico del cosiddetto "asfalto silenzioso", a un anno dalla prima posa, hanno dato risultati soddisfacenti. "Abbiamo registrato una riduzione del rumore che arriva sino ai 4 decibel in meno rispetto alle condizioni precedenti", sottolinea l'assessore Florian Mussner, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di lavori pubblici. Un valore piuttosto significativo, se si tiene conto che i tratti più trafficati della rete stradale altoatesina arrivano a sfiorare, e in alcuni casi a superare, i limiti di 70 decibel durante il giorno, e di 60 decibel nelle ore notturne.

Ed è proprio in questi casi che si rende necessaria l'adozione di misure di contrasto rispetto all'inquinamento acustico. Sino ad ora l'unica vera risposta era rappresentata dalle barriere antirumore, ma in futuro potrebbe esserci la possibilità di scegliere anche l'asfalto silenzioso. "Il segreto del composto che stiamo testando - spiega Paolo Montagner, direttore del Servizio strade - è che rende possibile la posa di un asfalto con coefficienti di aderenza superiori e minore rumorosità". Sono due, dunque, gli argomenti a favore di questo asfalto derivante dal riciclo di gomme usurate e dal mix con composti bituminosi. Innanzitutto vengono eliminati i problemi storicamente legati all'installazione di barriere antirumore: dall'impatto paesaggistico alla limitazione delle vie di fuga in caso di incidenti, dalla luce tolta alle abitazioni adiacenti ai problemi per gli interventi di pulizia della strada dopo le nevicate.

Inoltre, anche se l'asfalto silenzioso necessita di manutenzione e periodici interventi di nuova posa, il suo costo è all'incirca la metà rispetto a quello delle barriere antirumore, soprattutto considerando per queste ultime una durata di circa 30 anni. "In tempi difficili come questi - sottolinea Mussner - mi sembra una motivazione più che valida: con meno impegno finanziario potremmo migliorare in maniera concreta il problema del rumore lungo le nostre strade". Ma anche l'asfalto silenzioso ha i suoi limiti, e non può essere utilizzato su ogni tipo di strada e in ogni condizione. "Questo innovativo composto - prosegue Montagner - produce effetti positivi solo se posato su arterie che i veicoli percorrono ad una velocità piuttosto sostenuta, perchè il rumore abbattuto è principalmente quello provocato dall'impatto dei pneumatici sull'asfalto".

Dopo i risultati positivi dei test svolti lungo la statale della Val Venosta, la rete stradale altoatesina verrà mappata e si individueranno i passaggi nei quali eventualmente fare ricorso a questo metodo. "In questi tratti - conclude l'assessore Florian Mussner - l'asfalto silenzioso potrebbe rappresentare un'alternativa concreta, efficiente ed economica alle barriere antirumore".

mb


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