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Rifugi, tradizione più innovazione: inaugurata mostra a Malles

Resta aperta fino al 7 agosto a Malles la mostra dedicata ai progetti che hanno partecipato al concorso di idee per il rifacimento di 3 dei 24 rifugi passati dallo Stato alla Provincia: sono i rifugi Ponte di Ghiaccio, Vittorio Veneto al Sasso nero e Pio Xl. L'assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner ha inaugurato oggi (24 luglio) la rassegna di proposte particolarmente innovative.

L'assessore Florian Mussner all'inaugurazione della mostra sui progetti per i rifugi alpini

Come noto, la Giunta provinciale ha deciso di affidarsi a progetti innovativi, dal punto di vista tecnico e architettonico, per ricostruire 3 dei 24 rifugi passati dallo Stato alla Provincia. L'Assessorato provinciale lavori pubblici ha lanciato un concorso di idee che si è concluso con la proclamazione dei vincitori per la ricostruzione dei rifugi in cattivo stato: il Ponte di Ghiaccio (60 posti, a Selva dei Molini/Lappago), il Vittorio Veneto al Sasso nero (50 posti, San Giovanni in Valle Aurina) e il rifugio Pio XI (60 posti letto, Curon Venosta). In tutto sono stati 24 i partecipanti al concorso di idee che ha previsto un investimento massimo fissato a 2 milioni di euro per ognuno dei tre interventi.  

Fino al 7 agosto (lunedì-venerdì orari 9-12 e 14.30-17, sabato e domenica 16-20) i progetti innovativi sono esposti nel centro delle scuole superiori di Malles. La mostra è stata inaugurata dall'assessore ai lavori pubblici Florian Mussner, che ha ricordato che "in tutto l'arco alpino ci sono esempi innovativi di rifugi in grado di coniugare modernità, tradizione, sostenibilità e rispetto del paesaggio, e anche noi abbiamo deciso di muoverci in questa direzione." L'architettura moderna e contemporanea è lo sviluppo conseguente della nostra cultura del costruire, ha ricordato Mussner: "I rifugi non devono essere lussuosi ma comodi, abitabili e funzionali, nello stesso tempo efficienti sul piano energetico e rispettare l'equilibrio ecologico. Questo influisce naturalmente sull'estetica del rifugio, che non può essere quella di cento anni fa."

Nel corso della cerimonia sono stati ripercorsi i motivi delle scelte e i dettagli dei progetti. "L'innovazione nella tecnica di costruzione, nella produzione di energia pulita, nello smaltimento delle acque è molto importante in una zona sensibile come l'area di un rifugio", ha aggiunto Mussner. Per questo la Provincia, nello scegliere i progetti vincitori, ha attribuito particolare attenzione a questi aspetti, combinati con un inserimento armonico della nuova struttura nel paesaggio.

 

pf


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