Giornata dell’Autonomia 2014

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Durnwalder incontra il ministro Gnudi: via alla trattativa sul finanziamento dell'autonomia

Certezze su entrate, patto di stabilità e compartecipazione al risanamento dei conti pubblici, rispetto dell'Accordo di Milano: sulla base della proposta già presentata a febbraio al premier Monti si è sviluppato oggi (24 maggio) a Roma l'incontro dei presidenti della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder e del Trentino Lorenzo Dellai con il ministro agli Affari Regionali Piero Gnudi. Un tavolo tecnico approfondirà in tempi brevi le questioni per arrivare all'apertura di una nuova fase dei rapporti tra Bolzano e Roma.

Il ministro Gnudi e il presidente Durnwalder durante l'avvio dei lavori a Roma

La compartecipazione della Provincia al risanamento del bilancio statale, l'Accordo di Milano, le imposte e la riserva all'erario, il patto di stabilità: gli aspetti che investono il nuovo assetto finanziario dell'autonomia hanno riempito l'agenda del vertice di Roma tra il presidente Luis Durnwalder, il suo omologo trentino Lorenzo Dellai e la delegazione governativa guidata dal ministro alle Regioni Piero Gnudi e dai tecnici del Ministero delle finanze, che in successione hanno incontrato oggi tutti i vertici delle Regioni autonome.

Il presidente Durnwalder ha ricordato che negli aspetti finanziari l’Accordo di Milano del 2009 ha stabilito la devoluzione alla Provincia dei 9/10 di tutti i tributi erariali prodotti sul territorio, la rinuncia da parte provinciale a circa 518 milioni di euro di risorse annue, l’assunzione di nuove competenze di spesa per 100 milioni di euro annui. La successiva manovra del 2010 ha previsto un concorso aggiuntivo della Provincia al risanamento della finanza pubblica nazionale pari a 59,3 milioni, mentre le manovre di finanza pubblica del 2011 hanno approvato una serie di misure aggiuntive e di vincoli che sono in contrasto con l’Accordo di Milano, perché definiscono in modo unilaterale l’entità del concorso al patto di stabilità e prevedono riserve all’erario sugli incrementi dei gettiti tributari. A seguito di tali violazioni, la Giunta provinciale è stata costretta a impugnare davanti alla Corte costituzionale le normative statali lesive dell’autonomia. "Ma la collaborazione non migliora se prosegue a colpi di impugnazioni", ha chiarito Durnwalder ricordando che la Provincia "non si tira indietro e vuole fare la sua parte per risanare i conti pubblici. Daremo il nostro contributo, come richiesto, secondo il principio di responsabilità, in base alle regole dell'autonomia e a criteri di equità."

Dal Governo ci si aspetta chiarezza. "C’è l’esigenza di avere regole precise per salvaguardare il finanziamento dell’autonomia e per poter pianificare i prossimi bilanci provinciali", ha sintetizzato Durnwalder. Di conseguenza, assieme alla Provincia di Trento, si chiede al Governo una nuova ridefinizione dei rapporti finanziari e Durnwalder e Dellai hanno ricordato al ministro Gnudi i punti centrali della proposta già anticipata al premier Monti lo scorso febbraio. Il modello di assetto finanziario proposto, ferma restando l’entità complessiva del concorso al risanamento del deficit richiesto alla Provincia, prevede modalità nuove: l’assunzione a carico del bilancio provinciale delle spese sostenute dallo Stato in Alto Adige, lo sblocco delle riserve all’erario, la definizione di una nuova disciplina in materia di patto di stabilità interno.

In tempi brevi un tavolo tecnico composto dai funzionari dei Ministeri agli Affari regionali e alle Finanze e da quelli delle Province autonome (con il direttore della Ripartizione finanze Eros Magnago) approfondirà le questioni aperte. Il Governo è aperto alla discussione e non ha espresso pregiudiziali. L'obiettivo è trovare una soluzione "che rispetti lo Statuto, possa consolidare l'autonomia e alleggerire il bilancio dello Stato", ha aggiunto Durnwalder. E anche se il Governo è tecnico, non dovrebbe trascurare le questioni politiche, "come le norme di attuazione in attesa di approvazione, da quella sul parco dello Stelvio a quella finanziaria dell'Accordo di Milano", ha concluso Durnwalder.

pf


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