News 2015
Colpo di fuoco batterico: confermata la strategia della Giunta
La diffusione del "colpo di fuoco batterico" in Alto Adige e le strategie per combatterlo sono stati i temi della tavola rotonda ospitata, questo pomeriggio, dall'assessore all'Agricoltura Hans Berger. Gli esperti presenti hanno confermato la validità delle misure adottate fino ad oggi.
Quanto prescitto dalla Giunta provinciale in materia di colpo di fuoco batterico, la malattia delle piante che ha attaccato numerose colture in Alto Adige, è stato il migliore provvedimento possibile in casi come questi: lo hanno confermato numerosi esperti agronomi provenienti, oltreché dall'Alto Adige, anche da Bologna, dalla Svizzera e dalla Germania, riuniti quest'oggi su invito dell'assessore all'Agricoltura Hans Berger per discutere della delicata questione. All'incontro hanno partecipato, oltre allo stesso Berger, lo svizzero Eduard Holliger, del Centro di ricerca federale di Wädenswil, Wendelin Juen, della Camera dell'Agricoltura del Tirolo, Esther Moltmann, dell'Istituto per la Tutela delle piante di Stooccarda, ed Emilio Stefani, dell'Università di Bologna, oltre a rappresentanti del Centro di ricerca Laimburg, dell'Unione agricoltori, dei giardinieri e del Servizio Fitosanitario provinciale.
Dopo un breve scambio di dati sul problema del colpo di fuoco batterco, gli esperti sono passati a considerare il caso altoatesino, concordando su un punto fondamentale: in Alto Adige si dovrà imparare a convivere con questa malattia delle piante. "Questo non significa però", ha spiegato Berger, "permettere che la malattia si espanda senza ostacoli. A maggior ragione bisogna invece adottare tutte le misure necssarie per arginarla, tutelando così frutteti che sono fonte di sostentamento di 8-10.000 famiglie altoatesine."
Gli esperti hanno poi lodato la scelta della Giunta altoatesina di imporre l'estirpazione di cotognastri ed agazzini: "Se si comincia", ha spiegato Eduard Holliger, "a permettere compromessi in questo campo, si rischia di compromettere l'intera frutticoltura in campo europeo." Si è passato poi a discutere un eventuale prolungamento del divieto di interramento di piante di cotognastro ed agazzino, e di altre piante che possono ospitare il battere. "In ogni caso", conclude Berger, "bisognerà prima definire quali sono queste piante. Il divieto varrà comunque solo nelle zone frutticole contagiate dalla malattia."
Sarà necessario, infine, secondo quanto concordato nel corso dell'incontro, insegnare a frutticoltori e giardinieri come affrontare il colpo di fuoco, sensibilizzandoli inella direzione di un blocco del contagio sul nascere. Potrebbe essere inoltre istituito un gruppo di esperti incaricato di osservare il fenomeno e l'efficacia delle misure introdotte, oltreché di proporre nuovi interventi. "La malattia", ha concluso Berger, "si combatte solo con la collaborazione di tutti i soggetti impegnati in frutticoltura e giardinaggio." Per questo, l'assessore all'Agricoltura ha chiesto ed ottenuto l'impegno a collaborare da parte di tutti i presenti alla riunione.
MC