Giornata dell’Autonomia 2014

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Convenzione delle Alpi: bene la ratifica di 8 protocolli

Dopo un arco di tempo di dieci anni anche l'Italia ha ratificato 8 dei 9 protocolli aggiuntivi di attuazione della Convenzione delle Alpi. Nota negativa, come sottolinea il direttore del Dipartimento provinciale Ambiente, Flavio Ruffini: manca ancora la ratifica del protocollo sui trasporti.

La ratifica dei protocolli, entrata in vigore sabato scorso, rappresenta per il direttore Ruffini anzitutto un segnale importante: "Lo sviluppo sostenibile delle Alpi come spazio di vita sensibile e particolare viene presa in seria considerazione anche a livello centrale". Ci sono voluti dieci anni di impegno e pressione per arrivare alla ratifica, malgrado l'Italia fosse tra i Paesi firmatari della Convenzione delle Alpi.

Con particolare favore il direttore di Dipartimento Ruffini saluta la ratifica dei protocolli di attuazione sull'energia, la pianificazione territoriale e lo sviluppo sostenibile, "che racchiudono i nuclei di uno sviluppo oculato  e rispettoso dell'ambiente dello spazio di vita ed economico delle Alpi." Contemporaneamente questi protocolli fissano gli obiettivi che l'Alto Adige persegue già da anni e fanno parte del Manifesto per l'Alto Adige presentato di recente dall'assessore provinciale Michl Laimer. Obiettivi che ora, grazie alla ratifica, valgono anche per l'intero arco alpino italiano. Come noto, gli altri Paesi alpini, ad eccezione della Svizzera, hanno ratificato già da anni questi protocolli.

Una nota negativa resta tuttavia la mancata ratifica del protocollo dei trasporti, che resta oggetto della pressione di interessi particolari. Tale ratifica metterebbe la parola fine alla realizzazione di trasversali alpine per il traffico motorizzato e quindi anche a un progetto-monstre come l'autostrada di Alemagna. "Non credo che l'Alemagna verrà costruita -  osserva Ruffini - ma in ogni caso mantenere aperta questa opzione resta un segnale sbagliato."

pf


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