Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Attentato al centro profughi a Vandoies: nessun ferito, Durnwalder condanna il gesto

Fortunatamente non ha provocato feriti l'attentato incendiario compiuto nel corso della notte alla struttura che attualmente ospita venti profughi nordafricani a Vandoies. Anche i danni sono contenuti. In una prima reazione, il presidente della Provincia Luis Durnwalder si dice colpito dall'accaduto e condanna con la massima decisione l'attentato.

Tre rudimentali molotov sono state lanciate questa notte nella "Fischerhaus" di Vandoies, la struttura gestita dall'associazione Volontarius che attualmente ospita venti profughi giunti dalla Libia l'estate scorsa. "Fortunatamente non ci sono stati feriti e anche i danni sono contenuti alla facciata", sottolinea Karl Tragust, incaricato dalla Giunta provinciale di gestire gli aiuti umanitari in Alto Adige a seguito dell'emergenza profughi dal Nordafrica. Sin dalle prime ore della mattinata Tragust è a Vandoies per seguire direttamente l'evolversi della vicenda.

"In questi mesi la situazione a Vandoies si è sempre mantenuta tranquilla, la reazione della popolazione all'arrivo dei profughi è stata positiva", osserva ancora Tragust. Malgrado l'attentato notturno, il centro potrà continuare a funzionare regolarmente: "La struttura è stata solo minimamente danneggiata e quindi la permanenza dei profughi non è compromessa", conferma il coordinatore Tragust.

Il presidente Luis Durnwalder, partito all'alba per il Comitato delle Regioni a Bruxelles, ha appreso la notizia durante lo scalo a Francoforte e ha condannato l'attentato con la massima fermezza: "Devo prendere atto con grande rammarico che simili episodi possono accadere anche in Alto Adige e a maggior ragione ribadisco: siamo davanti a un comportamento indegno per una persona", afferma Durnwalder. Il Presidente si dice tanto più sopreso in quanto a Vandoies, in tutti questi mesi, la presenza dei profughi si era ben combinata con la comunità locale. "Questo attentato non fa certo onore alla nostra provincia", prosegue Durnwalder.

Proprio in Alto Adige, osserva Durnwalder, deve essere grande la comprensione verso le persone in fuga dai regimi che disprezzano i diritti umani: "La nostra terra ha sperimentato direttamente quali conseguenze possono avere l'intolleranza e la dittatura". Infine il Presidente ribadisce che "i responsabili di questo gesto, chiunque essi siano, devono sapere che il loro gesto si rivolge anche contro la comunità locale, che con decisione lo respinge." 

pf


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su