Giornata dell’Autonomia 2014

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17 ottobre, Giornata mondiale per l'eliminazione della povertà: il commento dell'ass. Saurer

In occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della povertà, che si celebra domani, l'Assessore al Servizio sociale Otto Saurer analizza il fenomeno nell'ambito della provincia di Bolzano, e descrive le misure varate dalla Giunta provinciale per contrastarlo.

Anche nella nostra ricca provincia ci sono persone e famiglie che vivono in condizioni di indigenza: per questo, in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della povertà, che si celebra domani, l'assessore provinciale al Servizio sociale Otto Saurer sottolinea come "la Giunta provinciale dell’Alto Adige si pone con serietà e concretezza di fronte al fenomeno incalzante della povertà, promuovendo misure concrete di contrasto ad un rischio al quale sono soggette intere fasce della popolazione del nostro territorio".
Gli studi disponibili evidenziano infatti anche in Alto Adige un numero crescente di persone disagiate sotto il profilo economico e sociale: una recente statistica dei redditi e patrimoniale classifica il 14,1% delle 167.112 famiglie altoatesine come nuclei a basso reddito. Particolarmente colpite dal fenomeno sono le famiglie con un genitore solo e uno o più figli con età fino a 14 anni (29%), le famiglie con due o più figli (18% e più), le famiglie di disoccupati e le famiglie di cui nessun componente lavora (28,5%), nonché i pensionati che vivono soli (22%). Si evidenzia poi uno stretto legame fra status lavorativo, cioè fra l’accesso al mondo del lavoro da un lato, ed il rischio di povertà dall’altro, anche se alcuni dati rivelano che, in Alto Adige, il fatto di avere un’occupazione non equivale sempre alla garanzia del minimo vitale.

"La necessità di varare misure concrete", prosegue Saurer, che sottolinea anche come il numero consistente di distretti sociali distribuiti sul territorio sia il risultato del riconoscimento, anche a livello istituzionale, della complessità del fenomeno, "ha indotto la Giunta Provinciale a istituire la “Commissione provinciale della Povertà” a carattere fortemente intersettoriale ed interdisciplinare:essa ha come obiettivo principale quello di predisporre in tempi brevi, e mediante gruppi di lavoro specifici, uno studio ed un vero e proprio programma di misure a breve termine per contrastare il rischio ed il fenomeno povertà." Le prime conclusioni della Commissione confermano come la povertà sia un fenomeno multidimensionale che non può essere ridotto ad un problema di reddito, e come essa vada considerata in base agli elementi fondamentali dello standard di vita, come la condizione abitativa, le opportunità all’accesso al mondo del lavoro, la previdenza sociale ecc. La lotta alla povertà è deve prevedere anche un ridimensionamento dei meccanismi che inaspriscono le situazioni di ingiustizia sociale. In tale ottica, essa dovrebbe essere condotta su due livelli: quello politico e quello del sostegno individuale. Il fenomeno della povertà viene inoltre sempre più riferito a situazioni e fasce specifiche. La povertà nella terza età non pone in rilievo solo il reddito insufficiente delle persone anziane, ma pure, ad esempio, la non possibilità di accedere ai servizi ed alle strutture (case di riposo ecc.). Il fenomeno dei senza dimora rappresenta un ambito che richiede un intervento particolarmente urgente a livello sociopolitico. Anche la situazione delle donne, che assumendosi responsabilità nell’educazione dei figli e della conduzione del mènage domestico, rinunciano ad un lavoro retribuito, rappresenta un problema da approfondire. Inoltre, pure la mancata corresponsione degli alimenti nelle famiglie separate costituisce un fattore di rischio per il quale vanno valutate e previste linee guida e misure sanzionatorie. La situazione degli immigrati e dei profughi richiede infine un’attenta analisi.

"La multidimensionalità del fenomeno", conclude Saurer, "esige risposte su ampia scala a domande che riguardano i settori più diversi del mondo sociale e politico: dalle politiche abitative, della famiglia, dei redditi, del lavoro, delle tariffe fino a toccare i fenomeni più recenti quali l’immigrazione, i senza tetto ecc. In tale prospettiva il programma di interventi vuole costituire la base per la elaborazione di misure concrete a carattere intersettoriale che coinvolgano tutti gli esponenti del mondo sociale e politico."

MC


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