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Fondi strutturali UE: Contrastare le frodi finanziarie con controlli e consulenza

“Il contrasto alle frodi finanziarie all’UE. Strategie e strumenti di controllo” questo il titolo del convegno che si è svolto nella mattinata di oggi, giovedì 1° marzo 2012 presso Palazzo Widmann a Bolzano. Una novantina i partecipanti.

Il convegno è stato organizzato dalla Ripartizione Europa della Provincia in collaborazione della presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politica europea - Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi contro l’UE e cofinanzaito dal Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie COLAF nell'ambito del programma "Hercules II, 2007-2013". L'iniziativa viene proposta dal COLAF in tutte le Regioni e nelle due Province autonome al fine di sensibilizzare sulla necessità di contrastare le frodi finanziarie in connessione ai Fondi strutturali regionali (FESR/FSE/INTERREG). Come sottolinea Thomas Mathà, direttore della Ripartizione affari comunitari della Provincia, l'obiettivo è quello di fornire dritte alla autorità locali preposte alla gestione al fine di riconoscere queste situazioni e quindi evitarle.

Il presidente della Provincia Luis Durnwalder, introducendo i lavori congressuali, ha sottolineato l'importanza di controlli precisi dei progetti e dei responsabili di progetto. si tratta, infatti di fondi pubblici che devono essere impiegati in modo adeguato ed efficiente secondo gli obiettivi prefissi. Nei casi in cui ciò non si verifichi, così Durnwalder, è necessario intervenire per bloccare qualsivoglia abuso. "Solo per mezzo di una buona consulenza è possibile una migliore comprensione e gestione dei Fondi UE che consentono di conseguenza di evitare irregolarità".

Il Gen. B. Giovambattista Urso, Comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi contro l’UE, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Magg. Ugo Liberatore, Coordinatore della Segreteria Tecnica del COLAF hanno illustrato la situazione a livello nazionale: il 71 per cento delle irregolarità emerse nel 2010 erano di natura tecnica-gestionale; nel 29 per cento di questi casi si sospettavano frodi. Se i primi possono essere evitati per mezzo di una migliore attività informativa, per i secondi l'attività di controllo si concentra in particolare sui casi di rilevanza penale, come ha fatto presente il generale Urso. La quota di successo nei controlli può essere elevata, come ha proseguito, per mezzo dello scambio di best practices nei meccanismi di controllo ed altresì con una buona concertazione fra le singole strutture impegnate nella lotta alle frodi nel settore dei Fondi strutturali.  

Albert Plitzner, direttore del nucleo di valutazione della Provincia quale autorità Audit per i Fondi strutturali a livello provinciale, ha stilato una casistica delle irregolarità rilevate a livello locale e delle strategie di prevenzione e di contrasto implementate.  Il numero delle frodi in provincia di Bolzano, così Plitzner, è assolutamente contenuto come anche il numero dei progetti sottoposti a rilievi.

Il ruolo della Corte dei Conti nell'individuazione di irregolarità e frodi nei Fondi strutturali è stato illustrato dal Cons. Alessandro Pallaoro, Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la regione Trentino-Alto Adige. 
Il Magg. Lorenzo Ruggiero, Comandante del Gruppo Tutela Economia del Nucleo di Polizia Tributaria di Bolzano, ha invece proposto l'analisi dei casi più frequenti di frode.

SA


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