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Dalla Giunta: assegnazione alloggi in affitto e sussidio casa nel 2012

Sulla base della media ponderata tra consistenza e fabbisogno, la Giunta provinciale ha determinato oggi (30 gennaio) il numero degli alloggi IPES e i mezzi finanziari (sussidio casa, agevolazioni) dell'edilizia abitativa agevolata da destinare nel 2012 a cittadini UE e cittadini extra UE. Passo avanti anche verso l'introduzione del modello "Bausparen", il risparmio edilizio ai fini della prima casa.

"Partiamo dai presupposti di non voler penalizzare i richiedenti locali, di non voler contribuire ad aumentare ulteriormente il costo degli affitti sul libero mercato e di non voler caricare il bilancio provinciale con una spesa oltre il possibile", ha ricordato il presidente Luis Durnwalder. Nella seduta di Giunta sono state determinate le percentuali del numero di alloggi IPES da assegnare in affitto e l'ammontare dei mezzi da destinare nel 2012 a sussidio casa e agevolazioni edilizie sulla base delle due graduatorie separate per i cittadini comunitari e extracomunitari.

Il calcolo tiene conto di un coefficiente 3 nel calcolo della media ponderata tra la consistenza dei cittadini - UE oppure extracomunitari - e il loro fabbisogno di abitazioni in base alle domande presentate. Secondo tale calcolo, per il 2012 ai richiedenti non comunitari vanno il 12,48% degli alloggi IPES in affitto: nel concreto, a fronte di una previsione complessiva di 312 appartamenti in locazione, 39 saranno quelli assegnati a cittadini extra UE. Ai cittadini extra UE spetta inoltre il 10,08% dei mezzi finanziari stanziati per contributi e agevolazioni, pari a circa 12 milioni di euro su un totale di 106 milioni.

Bausparen, risparmio per la prima casa

Sempre in tema di edilizia abitativa agevolata, la Giunta provinciale ha analizzato le proposte in discussione sul "Bausparen", il risparmio per l'acquisto della prima casa che dovranno confluire in un disegno di legge: "Un sistema innovativo pensato per le future generazioni, con la possibilità di costruire in banca il risparmio da investire poi a condizioni vantaggiose nell’alloggio", ha ricordato Durnwalder. Il lavoro per individuare il modello migliore richiede ulteriori approfondimenti nelle prossime settimane. Una prima impostazione di fondo prevede una soluzione legata alla previdenza complementare: nell'acquisto o nella costruzione della prima casa una quota fissa (attorno al 4%) del reddito viene destinata alla costruzione del capitale di risparmio e una volta acquisito l'alloggio tale quota viene investita in un fondo di previdenza complementare. Per il cittadino sarebbero previsti condizioni fiscali migliori e incentivi mirati.

Il secondo modello di massima si basa invece sul patrimonio risparmiato, su un credito a condizioni favorevoli e su un aumento del contributo provinciale a fondo perduto. Un esempio: la Provincia potrebbe garantire retroattivamente un contributo maggiorato del 2% annuo sulla somma risparmiata in 10 anni dal cittadino per acquistare una casa. Le banche a loro volta garantirebbero un credito ventennale per una somma pari a quella risparmiata e al tasso del 3,5%. Il secondo modello, caldeggiato da Durnwalder, non richiederebbe alcuna modifica di legge. In ogni caso, ha concluso il Presidente, in qualsiasi soluzione di Bausparen che verrà avviata "i costi per estingere il mutuo non dovranno essere superiori all'affitto."

 

pf

Il Presidente Durnwalder sulle graduatorie per l'edilizia agevolata

Il Presidente Durnwalder sulle graduatorie per l'edilizia agevolata


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