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Durnwalder incontra la Federazione del sociale: si studia l'aumento del minimo vitale

Le prestazioni sociali restano esenti dai tagli: lo ha confermato il presidente della Provincia Luis Durnwalder incontrando oggi (20 dicembre) a Bolzano i vertici della Federazione del sociale e della sanità. "I risparmi non dovranno colpire le fasce più deboli della società", ha assicurato Durnwalder, che in tal senso ha discusso anche della possibilità di un aumento del minimo vitale.

Il presidente Durnwalder nell'incontro con il direttivo della Federazione per il sociale e la sanità (Foto Pertl)

Gli effetti della manovra Monti sui cittadini con disabilità, le risorse del bilancio provinciale per le famiglie e il settore sociale, la collaborazione tra gli enti pubblici e le associazioni di volontariato: questi i tre ambiti principali affrontati a Palazzo Widmann dal presidente Luis Durnwalder con il direttivo della Federazione per il sociale e la sanità, guidato da Stefan Hofer. Il timore delle associazioni del settore riguarda le conseguenze sui cittadini più esposti del pacchetto-risparmio varato dal Governo per risanare i conti pubblici. "Per quanto riguarda l'Alto Adige - ha assicurato Durnwalder - i sacrifici richiesti ci imporranno adeguamenti di bilancio, ma le misure a favore del sociale restano confermate perchè i tagli non dovranno colpire le categorie più deboli." Il budget 2012 per le politiche sociali non prevede riduzioni, "al contrario abbiamo ampliato l'esenzione dall'addizionale IRPEF per le famiglie a basso reddito", ha ricordato Durnwalder. Un intervento da 30 milioni di euro.

Ma la Giunta provinciale sta valutando un'ulteriore misura a sostegno delle famiglie a rischio povertà: "È allo studio un aumento del minimo vitale", ha infatti spiegato il presidente Durnwalder ai vertici della Federazione del sociale, con i quali ha approfondito gli aspetti di questo possibile intervento.

Nell'incontro si è parlato anche dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, "perchè è obiettivo della Giunta aumentare questi posti, assicurare la dignità del lavoro e un reddito autonomo anche ai diversamente abili", ha aggiunto Durnwalder ricordando il significativo progetto già avviato dalla Giunta provinciale: "Attraverso le cooperative sociali di tipo B vogliamo creare nuovi posti di lavoro per le persone con disabilità e garantire loro anche la copertura pensionistica."

La Federazione delle associazioni sociali ha espresso infine l'auspicio di essere maggiormente coinvolta dagli enti pubblici nelle questioni che interessano la società e nei settori in cui il volontariato gioca un ruolo importante. "Una richiesta legittima - ha concordato Durnwalder - perchè in tal modo i rappresentanti delle persone in difficoltà possono far sentire la loro voce nel processo decisionale."

pf


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