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News 2015

Dalla Giunta: le altre decisioni dell'esecutivo provinciale

Piano di sviluppo turistico di Naturno, acquisto del Rifugio Cima Fiammante, Museo all'interno del Monumento alla Vittoria, procedura di infrazione europea. Sono questi gli altri argomenti trattati oggi (19 dicembre) durante la seduta della Giunta provinciale altoatesina.

Piano turistico di Naturno

Via libera della Giunta provinciale al nuovo piano di sviluppo turistico di Naturno. Tra il 1998 e il 2010 la località venostana ha visto ridursi la propria "capacità" di circa 400 posti letto, e per il nuovo piano ha avanzato la richiesta di poter ottenere 600 nuovi posti letto e 80 nuovi posti campeggio. L'esecutivo di Palazzo Widmann ha dato parere positivo a 500 posti letto e 25 posti campeggio.

Rifugio Cima Fiammante

La Provincia di Bolzano acquisterà dal CAI il Rifugio Cima Fiammante, situato nel Comune di Parcines all'interno del Parco naturale Gruppo di Tessa. L'investimento a carico delle casse pubbliche si aggira attorno ai 734mila euro.

Monumento alla Vittoria

La Giunta provinciale ha discusso della recente proposta di creazione del museo all'interno della cripta del Monumento alla Vittoria di Bolzano. "C'è già il nostro assenso di massima rispetto alle ipotesi avanzate dal Ministero competente a Roma - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e il via libera definitivo alla firma dell'accordo potrebbe arrivare già nel corso della prossima seduta di Giunta". La proposta di musealizzazione del monumento di Piacentini prevede investimenti pari a 834mila euro: 100mila a carico della Provincia di Bolzano, 100mila a carico del comune capoluogo e il resto a carico dello Stato.

Infrazione europea

La Provincia di Bolzano, entro i prossimi tre mesi, adeguerà la propria legislazione alle direttive provenienti dall'Unione Europea in tema di erogazione dell'assegno al nucleo familiare. Il tutto nasce dal caso di un cittadino austriaco domiciliato nel comune di Brennero, che aveva presentato domanda per avere accesso all'assegno provinciale. La richiesta gli era stata negata in quanto proveniente da persona non residente in Alto Adige, ma sulla questione era stata aperta una procedura d'infrazione da parte della UE per la discriminazione dei lavoratori transfrontalieri. Dopo una presa di posizione motivata della Commissione Europea nell'ambito della stessa procedura d'infrazione, la Provincia di Bolzano ha deciso di provvedere, entro i prossimi 3 mesi, alla modifica di legge necessaria: per i cittadini comunitari, dunque, la clausola di residenza non sarà più valida in caso di richiesta di assegno al nucleo familiare.

mb


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