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Dalla Giunta: discussa la riforma dell'edilizia abitativa

Sistema del sussidio casa e degli affitti, individuazione dei terreni edificabili, graduatorie: sono alcuni dei punti dell'ordinamento dell'edilizia abitativa agevolata che verranno modificati con il nuovo disegno di legge su cui oggi (12 dicembre) è tornata a discutere la Giunta provinciale.

Il nuovo ddl presentato dall'assessore Christian Tommasini prevede l'intoduzione di alcune novità alla legge provinciale del 1998. La Giunta ha approfondito oggi alcuni aspetti che riguarderanno il futuro ordinamento dell'edilizia abitativa agevolata, uno riguarda il sussidio: nel 2012, come ha spiegato il presidente Luis Durnwalder al termine della seduta, "il tetto massimo del sussidio casa sarà fissato in 4.800 euro all'anno rispetto agli attuali 6mila euro." Il ddl di riforma apre inoltre la strada ai bandi intercomunali, "con le graduatorie per alloggi in alcune aree aperte anche a chi risiede nei comuni limitrofi", ha detto Durnwalder.

Un'altra importante novità riguarda il mercato degli affitti. Attualmente convivono due sistemi per il sostegno: il sussidio casa gestito dall'IPES e il contributo alle spese di locazione dei servizi sociali, che in taluni casi corrono il rischio di sovrapporsi. "Grazie anche alle possibilità offerte dalla DURP, vogliamo unificare le due prestazioni creando un sussidio unico all'affitto. Il nuovo sistema verrà elaborato e approvato nel corso del prossimo anno ed entrerà in funzione all'inizio del 2013 sotto la regia della Ripartizione politiche sociali", ha spiegato Durnwalder.

Il problema prioritario però è dato dalla mancanza di aree edificabili per l'edilizia sociale e per gli alloggi riservati al ceto medio: "La procedura attualmente vigente, già velocizzata, prevede l'intesa con il Comune e la Commissione urbanistica prima di accelerare l'assegnazione dei terreni", ha ricordato il presidente Durnwalder. È proprio la necessaria intesa però, sulla scorta dell'esperienza fatta, a bloccare i progetti: per questo il nuovo ddl prevede che l'intesa venga sostituita dal "sentiti i", vale a dire dalla richiesta di parere ai Comuni e alla commissione urbanistica. In questo contesto Durnwalder non ha mancato di esprimere il suo disappunto per la situazione creatasi a Bolzano, dove la progettata assegnazione di superfici per la costruzione di 300 alloggi complessivi per il ceto medio ("la Giunta provinciale ha già stanziato le risorse") è bloccata dal rischio di una crisi del governo cittadino. La Provincia aveva già avviato la strada alternativa dell'acquisto di alloggi sul mercato al prezzo di 2300 euro al metro quadrato, come stabilito da una delibera del Consiglio provinciale, "ma a questo prezzo nessun costruttore è interessato, ci sono imprese che chiedono un aumento fino a 3.300 euro al mq", ha detto Durnwalder. Se le aree fossero disponibili, si potrebbe invece costruire al costo fissato dalla Provincia. "Ora attendiamo l'esito dei bandi di gara ancora in corso, poi presenteremo eventuali proposte al Comune e vedremo come si pronunceranno commissione urbanistica e governo cittadino prima di prendere una decisione", ha chiarito Durnwalder.

Il nuovo ddl provinciale introduce anche un passaggio che garantirà un maggiore contributo per l'edilizia abitativa se uno dei componenti della famiglia è diversamente abile. Si punta infine a confermare non solo le graduatorie separate nell'edilizia sociale tra cittadini Ue e non comunitari, ma anche il principio della possibilità di avere un alloggio non inteso però come diritto soggettivo individuale. Vincolante nell'assegnazione sarà pertanto la disponibilità dei fondi fino al loro esaurimento. La ripartizione dei mezzi stanziati verrà fatta in base alle domande pervenute entro una determinata scadenza. "Un sistema che ci consentirà una sicurezza nella pianificazione del comparto casa ed eviterá un aumento di spesa senza limiti", ha concluso Durnwalder.

 

pf

Il Presidente Durnwalder sulla soluzione al problema casa a Bolzano


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