Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Studio ASTAT sull'innovazione, formazione e sostenibilità fattori chiave

Gli assessori Roberto Bizzo e Thomas Widmann commentano lo studio pubblicato oggi (5 dicembre) dall'ASTAT sull'innovazione. "I dati - spiegano - confermano che la formazione resta uno dei fattori chiave, soprattutto in un territorio dove il tessuto economico è rappresentato da piccole imprese". Buoni riscontri per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.

Tra il 2006 e il 2008 il 27,2% delle imprese altoatesine con 10 e più occupati ha introdotto almeno un innovazione sul mercato o all'interno del proprio processo produttivo. Questo il dato che emerge da uno studio condotto in Provincia di Bolzano dall'ASTAT, dal quale si evince che l'Alto Adige si posiziona leggermente al di sotto della media italiana nel segmento delle imprese con meno di 50 dipendenti, e al di sopra della media per le imprese con oltre 50 dipendenti. L'input considerato fondamentale per puntare sull'innovazione è la ricerca di una migliore qualità.

"Dai dati - commenta l'assessore Thomas Widmann - emerge che la formazione e l'aggiornamento professionale restano dei fattori chiave soprattutto nelle piccole imprese, e da questo punto di vista la Provincia di Bolzano è all'avanguardia". "Con un tessuto produttivo come quello altoatesino - sottolinea Roberto Bizzo - caratterizzato da molte piccole e piccolissime aziende, l'investimento sui cervelli è fondamentale: è lì che l'Alto Adige, con i suoi prodotti di qualità, riesce a fare la differenza".

Da sottolineare, infine, che i due terzi delle imprese innovative altoatesine affermano di aver ridotto il proprio impatto ambientale grazie proprio alle innovazioni apportate al proprio interno. "Ciò conferma - conclude Widmann - che i nostri sforzi per un'economia sostenibile stanno portando i risultati sperati".

mb


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