Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: sulla manovra servono trattative e norma di attuazione

Avvio delle trattative tra Governo e Provincia, come previsto per legge, compartecipazione fissata con norma di attuazione, ripresa del dialogo sul trasferimento di competenze: sono le piste discusse oggi (5 dicembre) dalla Giunta provinciale dopo le comunicazioni del governo Monti riguardo airispami aggiuntivi imposti all'autonomia speciale con la nuova manovra finanziaria.

Il vicepresidente Christian Tommasini, che ieri a Roma ha rappresentato la Provincia, ha riferito nella seduta di Giunta dell'andamento del vertice di Palazzo Chigi tra il governo e gli enti territoriali, chiamati a compartecipare con 5 miliardi di euro alla nuova manovra finanziaria "salva-Italia" da complessivi 30 miliardi lordi. "Le autonomie speciali dovranno contribuire al risanamento con un miliardo, che per la Provincia di Bolzano, se viene mantenuto lo schema di ripartizione delle manovre precedenti, significano risparmi aggiuntivi al momento ipotizzati in 120 milioni", ha riassunto oggi il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta.

Durnwalder si é detto deluso che il Governo non abbia ritenuto di aprire con la Provincia una procedura di concertazione sui tagli e sui nuovi obblighi del patto di stabilità. "Interverremo, assieme alla Provincia di Trento, per chiedere il rispetto di quanto sancito dall'Accordo di Milano stipulato a suo tempo con Tremonti e Calderoli." Durnwalder ha ricordato che la legge stabilisce una procedura di consultazione tra Roma e Bolzano in caso di variazioni nell'assetto dei finanziamenti alle autonomie, "variazioni che dovranno essere fissate con norme di attuazione." Il Presidente ha ribadito che la Provincia di Bolzano "è consapevole del momento difficile ed è sempre stata disponibile a contribuire ai necessari sacrifici, ma sui tagli all'autonomia una comunicazione del premier non può essere sufficiente."

Ricordando i termini del contributo provinciale al risanamento del deficit pubblico, il presidente Durnwalder ha ricordato che "l'Alto Adige ha già rinunciato a 500 milioni con l'Accordo di Milano, cui si sono aggiunti con le varie manovre 280 milioni, poi altri 49 milioni. Non è pensabile che a pagare in maniera considerevole vengano chiamati sempre i soggetti che hanno i conti in ordine e che negli ultimi anni hanno puntualmente rispettato la disciplina di entrate e uscite." La Giunta provinciale ha anche discusso dei contenuti della manovra, confidando che il nuovo Governo non intenda proseguire sulla strada del precedente, vale a dire insistendo sulle entrate ma non affrontando in modo sostanziale il fronte delle spese dell'Amministrazione. "Solo in Alto Adige, ad esempio, le possibilità di un potenziale risparmio dello Stato sono molteplici: si pensi al Servizio veterinario di confine, all'Archivio di Stato, ai controlli multipli condotti dalla polizia ambientale. Servizi che potrebbero essere assunti senza costi aggiuntivi da Provincia, Comuni o sistema sanitario", ha concluso Durnwalder.

pf


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