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Presentati esiti e prospettive progetto prevenzione violenza sessuale verso le donne

Gli esiti e le prospettive di "Io dico no!", il progetto di prevenzione della violenza sessuale nei confronti delle donne sono stati presentati questa mattina, venerdì 25 novembre 2011, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, dall'assessore provinciale alle pari opportunità Roberto Bizzo, assieme alla presidente ed alla vicepresidente della Commissione provinciale per la pari opportunità, Ulrike Oberhammer e Franca Toffol, nonché Rolanda Tschugguel ed Helga Innerhofer, coordinatrici del progetto e rappresentanti del gruppo di progetto.

L'assessore Bizzo assieme alla presidente e vicepresidente della Commissione provinciale pari opportunità, Oberhammer (sx) e Toffol (dx) presentano le iniziative per la Giornata contro la violenza alle donne. (FOTO: USP/A.Pertl)

Il progetto di prevenzione "Io dico no!" che nell'anno scolastico 2010/2011 ha visto 15 workshop dedicati alle ragazze di varie scuole medie, professionali e del biennio delle superiori sul tema degli abusi sessuali e della violenza. Nei workshop, con parte pratica e teorica, si sensibilizza le giovani ad individuare le situazioni dove è necessario reagire e, appunto, dire di no. L'iniziativa viene riproposta anche nel prossimo anno scolastico 2011/2012. 
Dodici dei workshop svolti sono stati sottoposti a valutazione; i risultati del sondaggio avvenuto tramite questionario evidenziano un elevato grado di soddisfazione fra le partecipanti che hanno molto gradito la possibilità di trattare temi relativi alla violenza verso le donne ed alle molestie nello loro varie forme al fine di elaborare strategie per affrontare possibili episodi. Molto apprezzati anche esercizi e tecniche di autodifesa e la pubblicazione "Forza ragazze! Consigli per la sicurezza" che la Commissione provinciale per le pari opportunità ha intenzione di far ristampare, come ha detto la presidente Ulrike Oberhammer.
Accanto alla presentazione degli esiti progettuali di "Io dico no!" per la giornata internazionale contro la violenza alle donne è uscito un nuovo numero dedicato della rivista "eres", e viene riproposta  per la terza volta la "campagna del "fiocco bianco" con cui si esorta gli uomini a non commettere violenza, a sostenere pubblicamente il pensiero "stop alla violenza contro le donne" e ad impegnarsi per una democrazia di genere. I fiocchi bianchi possono essere richiesti presso il Servizio donna, in via dante 11 a Bolzano (tel. 0471 416950, e-mail: serviziodonna@provincia.bz.it ) La campagna va da oggi, 25 novembre fino al 10 dicembre 2011; in questo lasso temporale gli uomini sono invitati ad indossare in modo visibile il fiocco bianco. 
Come ha affermato l'assessore provinciale Roberto Bizzo sono iniziative importanti, perché la violenza contro le donne è un elemento presente nella nostra società non solo nelle forme evidenti (sessuale, mobbing, ecc.), ma anche con la differenza di retribuzione, con la disparità nell'accesso al lavoro, o la mancata conciliabilità fra professione e famiglia. È importante, pertanto,  che la giornata contro la violenza alle donne e le misure poste in essere non riguardino solo le donne, ma la società.
La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha ricordato che il fiocco bianco è stato distribuito ai rappresentanti politici altoatesini uomini, dal presidente della Provincia Luis Durnwalder ai consiglieri provinciali, ai sindaci. Proprio gli uomini sono chiamati a sostenere questa campagna. Citando iniziative al maschile poste in essere a livello locale, ha ricordato che gli attori di maltrattamenti e violenze nei confronti delle donne sono in prevalenza uomini della cerchia familiare (parttner, ex partner). Un occhio particolare va dato alla prevenzione e a far riconoscere fin da piccoli che la violenza non è una soluzione. Inoltre, ha proposto lo slogan riportato sulla cartolina realizzata che reca accanto al fiocco bianco le scritte "Parlane! Apri gli occhi! Ascolta!", un invito a non tacere la violenza.
Franca Toffol, vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità ha ricordato che la violenza contro le donne è un fenomeno trasversale alla società. Snocciolando i dati sugli omicidi perpetrati sulle donne nel 2010, raccolti dalla Casa delle donne di Bologna dalle pagine di cronaca, ben 127 (di cui il 70 per cento avvenuti a casa, nel 54 per cento dei casi nella relazione di coppia e nel 79 per cento dei casi per mano di italiani) ha posto in evidenza che la causa più frequente è una separazione o un divorzio. L'incapacità degli uomini di affrontare un abbandono e che porta alla reazione violenta è dovuto ad un probelma culturale connesso alla permanenza di ruoli subalterni nell cultura maschilista. I media dovrebbero riferire quel causa di violenza domestica da non giustificare e non come di consueto di "disagio psichico, raptus, ecc". È importante, pertanto secondo la vicepresidente Toffol, lavorare sulla coscienza dei ragazzi e delle ragazze con interventi di prevenzione.

SA


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